Si raggiunge con l’auto il paese di
Chiareggio, qui ci sono due possibilità di parcheggiare: La prima, la
più consigliata, è il parcheggio che si trova appena prima dell’inizio
del paese in corrispondenza del cartello indicante la zona a traffico
limitato. Sulla sinistra si trova una piccola discesa che finisce in un
parcheggio con fondo sterrato, dove c’è buona possibilità di trovare
parcheggio. La seconda è quella di accedere in paese, negli orari in cui
non c’è la circolazione limitata e percorrere il piccolo paese per
intero fino a raggiungere il più ampio parcheggio che si trova vicino le
rive del torrente.
La partenza del sentiero avviene nel tratto
di strada tra il primo parcheggio e l’inizio dell’abitato di Chiareggio.
Sono comunque molto evidenti le indicazioni per il rifugio Longoni ed è
difficile sbagliare. Si risale la stradina che porta prima in prossimità
di alcune baite e poi con piccoli e ripidi tornanti si inoltra nel
bosco. Si procede in direzione nord-est restando sempre nel rado bosco e
con vegetazione a volte un po’ alta. In alcuni tratti il sentiero è
lastricato di pietre di serpentino, prestare attenzione nelle giornate
piovose o con terreno umido in quanto sono molto scivolose.
Una volta usciti dalla boscaglia si giunge
a degli ampi alpeggi dove sono ben visibili le eleganti e rocciose cime
della Punta Fora, Punta Tremoggia e Punta Malenco. Poco sopra di noi è
ben visibile il gruppo di alpeggi dell’Alpe Fora che si raggiungono con
poche decine di minuti di cammino.
Dalle baite sono ben visibili i segnavia
gialli (triangolo giallo) che indicano sia il percorso dell’alta via che
i convenzionali segnavia escursionistici. Inoltre in questo alpe è
presente un tabellone con la cartina della zona. Da questo punto si
segue l’evidente e frequentato sentiero che dapprima prosegue in
direzione nord portandoci ulteriormente in quota fino a dei pianori
superiori dove ci si porta in direzione est. Qui si cammina per alcuni
minuti in questa direzione e mano a mano ci si dirige verso sud-est
passando a fianco del bellissimo anfiteatro offerto dalle cime rocciose.
Si prosegue lungo la traccia del sentiero
percorrendo bei prati spesso lastricati di rocce lisce che ne
amplificano la bellezza. In questi prati spesso bagnati dai corsi
d’acqua che si incontrano lungo il percorso non sono rari i bellissimi
fiori a ciuffi chiamati Eriophorum Scheuchzeri.
Una
volta passati i due torrenti principali che scorrono in questo bello e
panoramico vallone, si è in prossimità del Rifugio.
Si
risalgono gli ultimi pendii ed infine si giunge al rifugio effettuando
una leggera discesa. |