Passo del Laghetto e giro degli alpeggi della Val d'Egua Carcoforo (VC) Escursione con gruppo CAI - Abbiategrasso Alpinismo Giovanile del 23/08/2007 |
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Altra bella e interessante escursione nella Val d'Egua, la salita al Passo Laghetto con il giro degli alpeggi circostanti la piccola valle alpina. Il Passo Laghetto è un'altro passaggio, come per il Colle d'Egua per la Valle Anzasca; da qui la discesa è più diretta verso gli abitati di Macugnaga. E' interessante e alquanto avventuroso percorrere questo giro ad anello, in quanto tutta la sentieristica della zona, a parte quella per il Colle d'Egua, è poco battuta e segnalata. E' molto facile perdere il sentiero e trovarsi in un prato ed è consigliato utilizzare una cartina della zona e una bussola per un buon orientamento. Lungo il percorso si attraversano i vari alpeggi della zona e il panorama, sopratutto dal passo e dall'Alpe Giaset è molto bello. Si possono scorgere, ovviamente quando c'è bel tempo, gran parte delle cime Valsesiane ed è inoltre ben visibile la parete est del Monte Rosa. |
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SCHEDA ESCURSIONISTICA |
LOCALITA': | Carcoforo - Valle D'Egua (VC) | |
PARTENZA: | Rifugio Boffalora | |
ARRIVO: | Passo del Laghetto | |
QUOTA PARTENZA: | 1685 m s.l.m. | |
QUOTA ARRIVO: | 2499 m s.l.m. | |
DISLIVELLI: | 814 m in salita | |
TEMPO DI PERCORRENZA: | 3 h 30 min | |
DIFFICOLTA': | E | |
ATTREZZATURA: | Abbigliamento e calzature da escursione, mappa e bussola per l'orientamento | |
TIPO DI PERCORSO: | Percorso inizialmente su sentiero tracciato, poi percorso poco segnato su prati. Tratto terminale su sfasciumi | |
DESCRIZIONE: |
Per raggiungere il Passo del Laghetto, si parte dal Rifugio Boffalora e si segue il sentiero 122, lo stesso per il Colle d'Egua (vedi scheda). Si passa un primo bivio a poche decine di metri dal rifugio, e si comincia a salire in direzione dell'Alpe d'Egua. Si arriva in prossimità dell'alpe fino al bivio che a sinistra ci porta sempre verso il Colle d'Egua. Da qui se si vuole si può raggiungere e visitare il piccolo alpeggio a pochi metri dal bivio. Riprendendo il sentiero per il Colle, si arriva al grosso masso che indica i percorsi possibili, dove seguendo a destra si va per il Colle d'Egua, mentre a sinistra si prosegue per il Pian delle Ruse e il Passo del Laghetto indicato con il n° 122a. In questo caso vogliamo passare anche da un piccolo alpeggio appena sopra il precedente, l'Alpe Sellette pertanto continuiamo a salire verso il colle d'Egua ignorando l'indicazione originaria. Raggiunto il secondo e piccolo alpeggio, il sentiero diventa più una traccia, che spesso si perde nella vegetazione, a causa della scarsa frequentazione da parte di escursionisti e da una carenza di manutenzione dei sentieri meno conosciuti. In ogni caso lungo tutto il percorso fino al passo del Laghetto si trovano, di tanto in tanto, i segni di colore giallo/rosso e gli ometti che indicano la direzione giusta. Si abbandona il sentiero che porta al colle d'Egua per seguire la piccola traccia di sentiero a sinistra dell'Alpe Sellette e che risale trasversalmente verso la parte opposta della Valle D'Egua. Guardando verso ovest/nord-ovest si può scorgere di tanto in tanto qualche traccia di sentiero e gli alpeggi successivi. Il percorso fino al prossimo alpeggio non è molto ripido in quanto si guadagna quota a piccoli balzi, sopratutto quando si perde la traccia del sentiero ed è necessario adocchiare in lontananza i segni delle indicazioni o gli ometti in pietra. In tal caso, se possibile, conviene procedere in linea retta verso di essi. Già da circa metà del percorso è possibile scorgere gli alpeggi del Pian delle Ruse e in alcuni punti anche l'Alpe Giaset, posta più a ovest e più in quota. Raggiunto il Pian delle Ruse ci si ricongiunge al sentiero ufficiale il 122a che seguendo le evidenti tracce ci porta più in quota. Il sentiero inizia risalendo il piccolo promontorio alle spalle dell'alpeggio che con una discreta pendenza ci porta verso l'Alpe Giaset. L'alpe è già visibile in lontananza e quindi non è difficile perdere l'orientamento. In ogni caso le tracce si confondono spesso con la vegetazione ed è sempre buona cosa tenere d'occhio i segni gialli che indicano il percorso. Seguendo le tracce si raggiunge l'Alpe Giaset, l'ultimo alpeggio prima di entrare nella zona della valle composta per la maggiore da detriti e grossi massi. Da questo punto in poi il percorso è solo segnato dai segni colorati sulle rocce e dagli ometti in pietra. Il sentiero non è battuto eccetto alcuni sporadici punti. Il tragitto non presenta punti esposti, ma bisogna attraversare zone rocciose dove bisogna prestare attenzione. Il passo del Laghetto è gia ben visibile ed è inconfondibile grazie allo spuntone di roccia dalla forma di missile. Si percorre la zona rocciosa con qualche piccolo passaggio tra i massi fino a raggiungere la base del piccolo colle. Da qui con una traccia di sentiero tra l'erba e le rocce si arriva al passo. Da qui è visibile la Valle Anzasca e gli abitati di Macugnaga, il Monte Rosa e la Valle d'Egua. La discesa avviene per lo stesso percorso di andata fino all'Alpe Giaset, dove invece di ritornare verso il Pian delle Ruse, si scende in linea retta verso la cresta erbosa sotto l'alpe per raggiungere l'Alpe Giletto. Prima di raggiungere la cresta si seguono le tracce che scendono nel suo versante sinistro. Si passa il piccolo fianco detritico della cresta erbosa, per scendere quasi in linea retta ad esso e raggiungere la conca erbosa. In questo tratto la discesa è moderatamente ripida e si perde quota abbastanza velocemente. Si scende per prati e a volte nella bassa vegetazione. Sulle carte questo percorso spesso non è segnato, ma sul posto non è difficile trovarlo. Inoltre arrivati sulla conca erbosa, si notano già i tubi in gomma per il trasporto dell'acqua di sorgente verso l'alpeggio. Usando anche questo come riferimento si raggiunge l'ultimo alpeggio prima di tornare al Rifugio Boffalora. Raggiunto l'alpe Giletto, dove è possibile acquistare della buona toma, si segue il percorso poco battuto tra i prati e la alta vegetazione che scende verso il bosco. Una volta entrati nella boscaglia si percorre l'evidente sentiero che a piccoli tornanti scende verso il sentiero che arriva da Carcoforo e che porta al Rifugio Boffalora e poi al Colle d'Egua, il sentiero fatto alla partenza. Da questo punto il rifugio è ben visibile e si risale il sentiero 122 per raggiungerlo, in caso contrario dalla parte opposta si arriva a Carcoforo. |
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