Escursione del 12/08/2009

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Tappa che si sviluppa interamente in zone boschive compiendo una traversata da nord verso sud-ovest, passando da una valle a quella opposta. I dislivelli sono contenuti, ma i continui sali-scendi la rendono comunque faticosa. La distanza è di poco inferiore alla prima tappa e si percorrono diversi tratti di strada bianca. I punti interessanti di questa tappa sono la Casera Mimoias da dove si gode un bel panorama e si è immersi nel verde della radura al cospetto del versante sud della Cresta di Enghe. Altro punto bello e rilassante è alla Casera di Campo immersa in una più ampia radura con una vista eccezionale sulle guglie dei Monti Cornon e Brentoni.

Il Tratto di sentiero che dalla Casera di Campo porta al Rifugio Fabbro è a volte coperto dalla vegetazione ed occorre prestare attenzione ai segnali sulle piante, oltre che ad un consulto sulla mappa. In questo tratto non ci sono particolari difficoltà tecniche di progressione o punti esposti se non alcune piante da scavalcare lungo il sentiero.

SCHEDA ESCURSIONISTICA

Dal Rifugio De Gasperi si scende seguendo il sentiero 201 bis (variante bassa) in direzione Sud-ovest che passa nel bel bosco. Si passa per il bivio del sentiero 315 in corrispondenza di una radura che ignoriamo e proseguendo per un breve tratto lungo il sentiero 201 nel bosco si giunge al bivio del sentiero 203 che porta alla Casera Mimoias. La casera sorge in un bel pratone contornato dalle belle guglie della Cresta di Enghe e dalle Crete Brusade.

Dalla casera si scende lungo la strada bianca in un bel bosco con una pendenza non troppo accentuata. Si giunge ad un bivio dove a sinistra si scende sulla strada asfaltata. Si ignora questo bivio e si prosegue lungo la strada bianca che risale con lieve ma costante pendenza fino alla fine di essa. Qui è facile sbagliare in quanto la strada si interrompe repentinamente ed inizia un vago e poco visibile sentiero che prosegue dritto nella vegetazione in direzione ovest. Si tratta di un brevissimo tratto di una decina di metri circa che poi sbuca di nuovo ad una strada bianca e alla fine della strada asfaltata. Siamo alla Forcola Lavardet, da qui si prosegue dritto per la strada bianca in direzione ovest fino a giungere ad una stradina che alla nostra sinistra scende verso la Casera di Campo (attenzione, bivio visibile solo all’ultimo). Seguendo la stradina si giunge alla Casera di Campo in una bella prateria e con una bella vista sulle Pale di Campo della Creta di Mimoias a nord e sul Monte Brentoni a Nord-ovest.

Dalla casera si prosegue lungo la strada bianca fino a giungere ad un bivio dove la segnaletica indica il sentiero per il Rifugio Fabbro. Qui non c’è numero del sentiero, ma è abbastanza segnato anche se in alcuni tratti il sentiero si perde nella vegetazione ed occorre orientarsi. Inoltre si trovano lungo il percorso molte piante abbattute dalle valanghe dell’inverno, che ostacolano il passaggio. Si prosegue verso Sud-ovest, entrando nel bosco e lo si risale effettuando alcuni ampi tornanti fino a giungere in un bel pascolo sottostante la Casera Sottopiova. Qui si imbocca la strada bianca che in pochi minuti porta sulla provinciale del Valico di Cima Ciampigotto, dove a pochi metri di distanza a est del passo sorge il Rifugio Fabbro.

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