Si raggiunge il piccolo abitato di Glassier,
ultimo abitato passando da Ollomont e Vaud. Qui si lascia l’auto
all’imbocco del paese in un ampio spiazzo nei pressi del torrente. Si
percorre a ritroso (verso valle) la strada asfaltata per circa una
cinquantina di metri, fino ad incrociare, le evidenti paline
segnaletiche dei sentieri. Noi seguiremo il sentiero contrassegnato con
il numero 5
Si risale la piccola mulattiera in
direzione nord / nord-est verso la testata della valle cominciando a
guadagnare quota. Si incrocia una baita dove poco più a monte si passa
sotto ciò che rimane di una serie di archi di un vecchio acquedotto
stile romano e dove troviamo le indicazioni per la Conca di By.
Proseguiamo lungo la mulattiera in direzione nord che con piccoli
tornanti ci porta in quota fino alle prime baite della conca di By. La
prima abitazione appena sopra le due baite che troviamo alla nostra
sinistra è la casa che ospitò nel periodo della guerra Luigi Einaudi,
sulle carte è segnata come Casa Farinet, vale la pena fare una breve
sosta per visitare questo luogo storico, rimasto pressoché invariato e
non ancora invaso dalle strade. Tra l’altro durante il mio passaggio era
in costruzione una strada carrozzabile, speriamo non asfaltata.
Si risale ancora la strada sterrata e dopo
aver superato la casa di Einaudi, si giunge ad un bivio dove inizia un
piccolo sentiero che taglia il fianco della montagna alla nostra destra
in direzione est. Si percorre il piccolo e stretto sentiero, lasciandoci
alle spalle la conca di By, che risale dolcemente il fianco della
montagna e che con un piccolo strappo al termine di essa, ci porta di
nuovo su una strada carrozzabile che proviene dalla conca di By. Qui
svoltiamo a destra e seguiamo di nuovo la strada carrozzabile che dopo
un piccolo tornante ci porta ad un alpeggio chiamato Balme de Bal. Da
questo punto è possibile seguire il piccolo sentiero che percorre molto
linearmente il vallone evitando alcune curve della carrozzabile oppure
seguire la carrozzabile stessa.
Consiglio di percorrere la carrozzabile in
salita per rendere meno faticosa la salita e di percorrere il sentiero
in discesa per velocizzare la discesa.
Si continua a percorrere la strada che sale
e percorre dolcemente il lungo vallone, sullo sfondo è già ben visibile
leggermente a destra il Mont Gelè.
Giunti quasi in fondo al vallone e in
prossimità dell'icrocio tra il sentiero e la carrozzabile, si incontra
prima un alpeggio, chiamato Lombardin e composto principalmente da una
grossa stalla. Proseguendo lungo la strada incontriamo un ultimo
alpeggio, chiamato Thoules e normalmente frequentato e abitato dai
pastori. Qui è l’ultimo punto in cui si può fare rifornimento di acqua.
Da questo punto inoltre finisce la strada carrozzabile e inizia il
sentiero che ci porta alla Fenêtre Durand. All’inizio del sentiero si
trova la palina che indica la direzione, ormai molto evidente.
Si
risale lungo il sentierino che ora si fa più ripido, ma senza eccedere e
percorrendo le ultime balze del valloncello, ci porta nel tratto finale
del percorso proprio sotto il colle. Qui c’è il residuo di un bel
laghetto glaciale, che superiamo sorpassandolo alla nostra destra e dove
risaliti le ultime decine di metri si giunge finalmente al colle. |