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Rifugio Quintino Sella al Felik- Valle di Gressoney

Escursione del 09/08/2008

   

 

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Il Rifugio Quintino sella al Felik è uno dei rifugi più moderni e ben serviti nel versante italiano del gruppo del Monte Rosa. E' situato ai piedi del ghiacciaio del Felik ad una quota di 3602 metri su un ampio pianoro glaciale. Il rifugio Sella è la base di partenza per le ascensioni sul Castore e per le traversate dei Lyskamm, così come molte altre salite alpinistiche di gran soddisfazione.

Il rifugio si può raggiungere sia dalla Valle di Gressoney che dalla Valle di Ayas in quanto le due valli sono collegate dal passo di Bettaforca che è il punto classico di partenza del cammino. Il Bettaforca può essere raggiunto facilmente dalle due valli a piedi in circa 2 ore, oppure tramite seggiovia dalla Valle di Gressoney o tramite servizio Jeep dalla Valle di Ayas.

L'intero percorso per raggiungere il rifugio è su terreno ghiaioso inizialmente e poi su petraia e sfasciumi, per terminare su una cresta rocciosa molto esposta, ma protetta e facilitata da corde fisse che rendono l'ascesa più facile. Sconsiglio la salita alle persone che soffrono di vertigini e ai bambini se non accompagnati da persone esperte e dal passo sicuro.

 
   

 

  Il Rifugio Quintino Sella al ghiacciaio del Felik Il Castore 4221 m visto dal Rifugio Quintino Sella
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Staffal - Gressoney la Trinité - Valle di Gressoney (AO)  
PARTENZA: Stazione di Arrivo Seggiovia Bettaforca  
ARRIVO: Rifugio Quintino Sella  
QUOTA PARTENZA: 2936 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 3585 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 649 m  in salita  
TEMPO DI PERCORRENZA: 2 h 30 min  
DIFFICOLTA': EEA  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da escursione (data l'altitudine utili, ramponi e corda)  
TIPO DI PERCORSO: Percorso su sentiero con tratti attrezzati e moderatamente esposti  
DESCRIZIONE:

Dalla stazione di arrivo della seggiovia del Bettaforca, raggiungibile anche con il servizio Jeep dalla Val d'Ayas, si segue il tratto finale della carrozzabile che porta sopra la seggiovia in direzione nord raggiungendo dapprima un piccolo laghetto dove poco sopra la strada si trasforma in sentiero.

Si continua a salire seguendo gli evidenti segnali sentieristici marcati con il numero 9, e comunque procedendo in direzione nord nord-est si sormonta un dosso. Si passa poi un minuscolo laghetto poco sotto di noi a destra e subito dopo si comincia ad aggirare il fianco della Punta Bettolina. Il terreno è costituito da piccole pietraie e terreno friabile ma con pendenze non troppo eccessive, rendendo la salita meno faticosa. I segnali sentieristici sono di norma ben evidenti, ma in ogni caso la direzione da tenere è sempre la stessa e si percorre la cresta intervalliva, restando per la maggiore esposti sul versante est, più dolce e poco impervio.

Si passa quindi a destra della Punta Bettolina, superando qualche banale roccetta da fare sempre con attenzione sopratutto in caso di rocce bagnate.

Superata la Punta Bettolina si procede lungo la cresta raggiungendo il Passo di Bettolina inferiore, si prosegue sempre su petraia e terreno gandoso con una pendenza non molto marcata fino al Passo di Bettolina Superiore, dove converge il vecchio sentiero che arriva dai Piani di Verra in Val d'Ayas. Alla nostra destra e più in basso si trovano diversi laghetti alpini. Poco più avanti nel nostro cammino troviamo una piccola casotta in pietra poco visibile, un ottimo punto di sosta.

Siamo al di sotto del tratto finale di cresta dove poi troveremo la lunga e affilata cresta che porta al rifugio.

Qui si deve risalire la cresta ancora ampia ma molto più ripida e con qualche passaggio su banali roccette. Questo è il tratto più faticoso fisicamente in quanto si guadagna il maggior dislivello e ogni tanto è necessario usare anche le mani per aiutarsi a salire.

Superata la tratta più ripida si giunge infine sulla più affilata cresta, dove poco dopo inizia il tratto attrezzato di cresta.

Questo tratto è di norma ben protetto, ma rimane sempre piuttosto esposto . In caso di rocce bagnate è opportuno prestare molta attenzione.

Si inizia risalendo la cresta per poi proseguire in alcuni tratti più pianeggianti ma molto più esposti, si attraversa un piccolo ponte e si ricomincia a risalire restando a volte sul filo di cresta e a volte costeggiando il ripido fianco est. In un punto solo e per pochi metri rimane piuttosto verticale, dove è presente una catena a ulteriore sicurezza e per l'eventuale salita o discesa in caso di affollamento. Tutto il tratto attrezzato copre un dislivello di circa 150 metri, che richiede sempre un piede fermo e assenza di vertigini. In ogni caso tutto il tratto è sempre in ottime condizioni grazie ai frequenti controlli e interventi.

Superato il tratto attrezzato si giunge al grande pianoro del ghiacciaio del Felik che ospita il Rifugio Quintino Sella che appare subito all'uscita della cresta.

 
Lasciata la seggiovia alle spalle si segue la continuazione della carrozzabile
Il primo grande laghetto che si incotra verso il termine della carrozzabile
Si risale dolcemente verso la Punta Bettolina su terreno pietroso
nelle vicinanze della Punta Bettolina
vicini al Passo di Bettolina Superiore
Risalendo il ripido dosso pietroso

All'inizio del tratto attrezzato, si nota la lunghezza e il dislivello della cresta

Risalendo la cresta attrezzata con canaponi Il ponte in legno sulla cresta all'uscita del tratto attrezzato il rifugio appare davanti ai nostri occhi