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Becca Torché e Colle Dondeuil - Via normale

Escursione del 19/10/2008

   

 

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La Becca Torché, elegante e imponente vetta piramidale, è una delle due cime gemelle chiamate Dame di Challand. Questa cima alta 3016 metri insieme alla sua gemella Becca di Vlou dominano gran parte della Valle d’Aosta ed regalano una visione a 360°. Queste cime sono ben visibili, nelle giornate terse, anche dalle pianure padane e dal Canavese. Le Dame di Challand sono molto affascinati viste dal paese di Brusson in Val d’Ayas e dalla pianura canavese, due bellissime ed eleganti piramidi rocciose. La loro eleganza e bellezza delle forme insieme al panorama superbo meritano di essere salite con amore e apprezzate. La Torché è una cima che ogni Alpinista o Escursionista, deve salire per la bellezza dei luoghi, fortunatamente ancora abbastanza selvaggi. Nel mio piccolo è una cima che ho sempre considerata impossibile da bambino!

Il nome Torché deriva dall’antichità dalla parola torcia, in quanto alla sera quando il sole cala la illumina di un rosso acceso rendendola simile appunto ad una torcia. Questo effetto è ben visibile dal versante di Ayas.

La Becca Torchè è la cima di più facile accesso, mentre la Becca di Vlou la si sale solo in arrampicata. La parete nord della Becca Torchè è impontente; è composta da buona roccia ed è una salita alpinisticamente difficile, si tratta di oltre 300 metri di parete verticale da proteggere. La via normale di salita invece è riservata ad escursionisti esperti, sia per l’attraversamento di ripidi pendii erbosi e sia per la lunghezza del percorso. La salita in cresta non ha forti esposizioni, ma occorre comunque piede fermo e assenza di vertigini. Dal Colle Dondeuil alla cima si percorrono spesso vaghe tracce di sentiero, che in caso di scarsa visibilità si perdono facilmente.

La salita avviene dal Colle di Dondeuil raggiungibile sia dal versante di Ayas che dal versante di Gressoney. Qui viene relazionata la salita dal versante Ayassino / Chaland.

 
   

 

  La Becca Torché (sinistra) e la Becca di Vlou viste da sud lungo l'avvicinamento La Becca Torché (destra) e la Becca di Vlou viste da nord dal paese di Brusson
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
 

NOTA IMPORTANTE: La partenza della salita per il versante di Ayas qui descritta avviene dall’Alpe di Chalex, appena sotto l’Alpe Dondeuil e l’omonimo colle. Questo alpe è servito da una strada inizialmente asfaltata, ma poi carrozzabile. L’accesso con l’auto è consentito ai soli proprietari degli alpeggi. Per salire con l’auto propria occorre chiedere alla forestale l’eventuale permesso oppure chiedere del servizio Jeep attivo in Val d’Ayas. In caso contrario l’avvicinamento è da fare a piedi con circa 2h di cammino (c.a 3,5 km e 400 m di dislivello) e da poco sopra l’abitato di Fontaney.

     
LOCALITA': Fontaney Fraz. di Isollaz - Val d'Ayas (AO)  
PARTENZA: Alpe Chalex  
ARRIVO: Becca Torché  
QUOTA PARTENZA: 1776 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 3016 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 1240 m  in salita  
TEMPO DI PERCORRENZA: 3h 30 min - 4 h  
DIFFICOLTA': EE  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da escursione (pedule da trekking) In autunno utili picozza e ramponi  
TIPO DI PERCORSO: Percorso inizialmente su carrozzabile, poi sentiero e tracce di sentiero, petraia e piccoli massi  
DESCRIZIONE:

La partenza del nostro percorso avviene dunque dal bellissimo alpeggio di Chalex. Si prosegue lungo la carrozzabile che con alcuni tornanti ci porta all’Alpe Dondeuil, altro bell’alpeggio appena ristrutturato e funzionante nel periodo estivo. La strada termina proprio davanti all’alpe e diventa subito sentiero. Procedendo in direzione est / sud-est si risale il sentiero, ben segnalato da diversi bolli gialli e frecce che sale direttamente al colle Dondeuil. Fino al colle il sentiero è abbastanza lineare e porta in poco più di un’ora al colle. Il panorama a ovest spazia dal Parco Avic fino al Monte Bianco, mentre a est sulle cime dello spartiacque Gressoney – Biella.

Dal Colle Dondeuil è necessario scendere di circa 50 metri sempre in direzione est / sud-est verso gli alpeggi sottostanti lungo il sentiero 1, marcato con un bollo bianco. Scesi di circa 50 metri e in corrispondenza di un masso con una freccia gialla si abbandona il sentiero principale per deviare alla nostra sinistra in direzione nord / nord-est. La deviazione è difficile da scorgere ed occorre guardare bene dove inizia la traccia di sentiero. Per non sbagliare comunque conviene guardale il piccolo alpeggio, composto da una sola casotta, che si trova poco sotto di circa 20 – 30 metri e spostato alla nostra sinistra di circa 50 – 80 metri e seguirne la traccia che sale poco sopra. Inoltre il sentiero inizia quando sempre alla nostra sinistra appare la bella ed elegante cima della Becca di Vlou. Difatti si dovrà puntare proprio questo piccolo alpeggio e passare sopra di esso. Qui le tracce spesso si perdono, ma seguendo sempre la stessa direzione e stando al di sopra dell’alpeggio, è più facile riprendere ciò che rimane del sentiero.

Senza variazioni della direzione e superato l’alpeggio si continua a traversare lungo il pendio erboso la cui sommità non è altro che la cresta sud della Becca Torché. Si supera una costola erbosa, con qualche roccia affiorante in leggera salita, fino a giungere ad un pendio più dolce e dove è visibile anche la becca Torché. Siamo in corrispondenza di una bastionata rocciosa proprio sopra di noi, dove si notano alcuni pini incastonati nella roccia, mentre alla nostra destra siamo in corrispondenza di un grosso masso affiorante e piramidale. Qui il sentiero inizia a salire più deciso in direzione della bastionata. Ci sono due valide vie di salita, la prima procede verso nord salendo sempre lungo il pendio della cresta, ma prendendo quota più dolcemente. Questa via è indicata da pochi ometti ma è piuttosto intuitiva, fino a giungere poco più sotto la tratta terminale della cresta sud. La seconda invece punta in direzione della bastionata rocciosa, con una decisa salita e dove giunti poco sotto di essa il sentiero diventa più evidente e marcato facendoci salire nel mezzo di un intaglio e portandoci ai pendii erbosi sopra di essa. Dai pendii si trovano diversi ometti e bollini rossi (spesso sbiaditi) che indicano il percorso, ma resta intuitivo e ovvio di procedere in direzione nord. Seguendo uno dei due percorsi sopra descritti si giunge poco sotto la cresta finale e dove risalendo linearmente il tratto finale del pendio si giunge in cresta in una piccola selletta tra la lunga e rocciosa cresta sud che parte direttamente dal Colle Dondeuil e la cresta finale che porta in vetta sempre da sud.

La cresta non è mai molto esposta, ma è composta per la maggiore da massi e terreno a volte friabile, occorre quindi prestare attenzione ed avere passo sicuro. Si prosegue lungo la cresta fino a giungere in vetta. La cima è piccola e fortemente esposta a nord con la sua impressionante parete verticale, prestare molta attenzione.

 
La partenza dall'Alpe Chalex
L'alpe Dondeuil
Il Colle Dondeuil
L'arrivo al Colle Dondeuil
La brevissima discesa dal colle per raggiungere le tracce di sentiero che conducono verso il piccolo alpeggio
Lungo il traverso che conduce alla base della cresta della Torché, si superano alcune costole erbose

La bastonata rocciosa da superare per giungere ai pendii superiori

Lo spuntone roccioso opposto alla bastionata, riferimento per iniziare a salire verso la bastionata Sotto la cresta sud della Torché Verso la cima della Torché. Siamo arrivati
         
ALTRE IMMAGINI:        
         
La Becca di Vlou, la gemella della Torché Il Monte Bianco e le Jorasses viste dalla cima
   

Cervino e Monte Rosa visti dalla cima della Torché