Lasciata l’auto nella piazzetta principale
del paese di Saint Jacques, si procede verso la chiesetta e di li si
costeggia e risale il torrente Evancon fino alla fine della strada. Al
primo ponticello a sinistra lo si attraversa percorrendo la strada
inizialmente asfaltata e poi sterrata.
Se si parte molto presto al mattino è
possibile parcheggiare l’auto lungo le insenatura di questa stradina
fino al limitare dell’asfalto.
Si segue quindi la poderale che si inoltra
nel bel bosco e senza grosse pendenze risale in direzione sud verso il
bellissimo vallone di Nannaz. Lungo la strada si incrocia una piccola
malga, dove troviamo le indicazioni sentieristiche per il Rifugio
Tournalin, ma che consiglio di ignorare proseguendo sempre lungo la
gippabile. Si raggiunge una bel torrente, dove la gippabile lo supera
con un piccolo ponte, qui si trova un ripido sentiero che risale il
torrente e taglia un buon tratto della strada gippabile portandoci così
all’inizio del bellissimo vallone di Nannaz. Qui il sentiero spesso si
perde nel bellissimo prato, fiorito ad inizio stagione, ma facilmente
intuibile e individuabile grazie alle numerose pietre con i segni gialli
del sentiero.
Si prosegue lungo il vallone restando sul
lato alla nostra destra fino ad incrociare di nuovo la strada gippabile.
Proseguendo lungo la strada si incrociano altri piccoli alpeggi, fino
all’Alpe di Nannaz inferiore dove si trova una seconda piccola
deviazione alla nostra destra che lascia di nuovo la strada gippabile e
risale il fondo del vallone.
Si passa per prati e si costeggia il
torrente seguendo i numerosi segni gialli sulle rocce, proseguendo lungo
questo sentiero, notiamo alla nostra destra e più in alto il tragitto
della strada gippabile. Questo sentiero se pur più basso, è più diretto
verso il rifugio Tournalin e lo consiglio per la salita. Inoltre il
panorama da questo punto del vallone è molto bello, in quanto dal verde
dei prati si vedono le punte rocciose dei due Tournalin.
Proseguendo lungo il sentiero si risalgono
i bei pianori fino ad un ultimo strappo di salita che ci riporta alla
strada gippabile. Percorriamo di nuovo la strada fino ad arrivare ad una
ampia curva a sinistra della stessa e notiamo alla destra una traccia
che risale il grande dosso erboso. Si percorre il sentiero e si risale
il dosso fino ad avere in vista il rifugio e ad incrociare l’ultimo
breve tratto di gippabile che conduce al rifugio.
Dal Rifugio Tournalin si prosegue per
qualche decina di metri, lungo la strada gippabile in direzione del
Grand Tournalin e sotto i pendii del colle di Nannaz ben visibile dal
rifugio. Da qui si nota un ben evidente sentiero che risale il fianco
della cresta sud del Petit Tournalin e che porta fino ai pendii
immediatamente sottostanti il Col de Nannaz. La risalita è moderata e
culmina nei pressi di un piccolo torrente dove si trovano alcuni gradoni
di roccia che facilitano il passaggio sui pendii detritici del colle.
Si risalgono gli ultimi pendii sempre su
una buona traccia di sentiero e con pendenze moderate, fino ad arrivare
al Col de Nannaz dove è eretto un grosso ometto di pietra.
Da questo punto è ben visibile il percorso
successivo che ci porta in vetta alla Becca Trecare che si trova alla
nostra destra in direzione nord / nord-ovest. Si segue una vaga traccia
che inizialmente e per pochi metri punta verso ovest per poi risalira la
cresta sud della Becca Trecare, inizialmente su terreno rado e poi su
petraia e terriccio.
Si raggiunge l’ampia sella che costituisce
la base della cresta est e si procede in direzione ovest fino a
raggiungere la base sottostante la cima rocciosa.
Da qui un ripido sentiero misto a qualche
facile roccetta si raggiunge la rocciosa vetta della Becca Trecare.
Il
ritorno avviene con lo stesso percorso di andata. In alternativa, se si
vuole fare una discesa più dolce e meno massacrante per le ginocchia
consiglio di percorrere per intero la strada carrozzabile. Quest'ultima
ovviamente parte dal Rifugio Tournalin, mentre dalla cima al rifugio il
percorso è lo stesso di andata. |