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Traversata delle Pale di San Martino e rifugio Pradidali

Trentino

Escursione con gruppo CAI - Abbiategrasso del 17/09/2006

   

 

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La traversata delle Pale di San Martino è una bellissima escursione nel cuore delle Dolomiti, in una delle zone più famose e rinomate. I paesaggi che si incontrano sono di due tipi, inizialmente per alpeggi e zone molto verdi, per poi salire di quota e trovarsi nel cuore delle rocce dolomitiche in un paesaggio a dir poco lunare. Nella mia escursione il tempo non troppo bello ha reso lo spettacolo ancora più particolare, sotto alcuni aspetti tetro a causa delle nuvole basse che non lasciavano sperare nel meglio, ma senz'altro differente e spettacolare da tutte le altre montagne a cui sono abituato.

L'imponenza delle rocce e delle pareti dolomitiche sono vere e proprie sculture naturali, spesso difficili ed insidiose da scalare. Molti alpinisti di fama mondiale hanno fatto salite verticali da brivido su pareti rocciose con difficoltà a volte estreme.

Per fortuna in questo angolo di paradiso naturale, c'è molto posto anche per chi non cerca il brivido della verticalità e preferisce delle ascensioni più modeste. In ogni caso la traversata presenta tratti attrezzati e passaggi esposti per i quali si deve prestare molta attenzione, scivolare sulle rocce significa farsi molto male! Inoltre è consigliabile avere un allenamento adeguato in quanto sono diverse ore di cammino su sentiero e su petraie dove la forza delle gambe e una buona resistenza sono necessarie.

La zona di queste montagne è quella di San Martino di Castrozza e Fiera di Primiero in trentino, al limite con la provincia di Belluno. Il mio percorso attraversa la zona del Passo Rolle domianto dal Cimon della Pala e sale verso il Rifugio rosetta per un sentiero piuttosto ripido e con punti esposti, da qui si attraversano le pale e ci si dirige verso il rifugio Pradidali che si erge sotto l'imponente Sass Maor. Da qui è possibile proseguire e scendere di nuovo a San Martino percorrendo la ferrata del Velo che arriva alla cima Madonna. Purtroppo a causa del cattivo tempo non ho potuto percorrerla e quindi sono sceso giù in Val Canali.

 
   

 

  Le Pale di San Martino Sass Maor
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': San Martino di Castrozza (TN)  
PARTENZA: Passo Rolle  
ARRIVO: Rifugio Pradidali  
QUOTA PARTENZA: 2000 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 2578 m s.l.m. al Rifugio Rosetta - 2278 m s.l.m. al Rifugio Pradidali  
DISLIVELLI: 578 m  in salita per Rif. Rosetta  -  80 m in salita e poi 300 m in discesa per Rif. Pradidali  -  discesa dal Rif. Pradidali a Cant del Gall 1108 m in discesa  
TEMPO DI PERCORRENZA: 3 h al Rifugio Rosetta  -  2 h 30 min al Rifugio Pradidali  -  2 h 30 min al Cant del Gall in Val Canali   -  Tempo totale 8 h  
DIFFICOLTA': EE  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da escursione  
TIPO DI PERCORSO: Percorso su sentiero e petraia segnalato. Nel tratto alto che collega il Passo Rolle e il Rifugio Rosetta il sentiero è attrezzato, con alcuni punti esposti.  
DESCRIZIONE:

Si raggiunge il Passo Rolle da San Martino di Castrozza, si oltrepassa l'abitato e si scende fino a raggiungere dopo un paio di piccoli tornanti una malga.

Da qui inizia il sentiero indicato con il numero 701 che porta al Rifugio Rosetta. Inizialmente il percorso sale dolcemente in quanto segue il profilo della montagna per portarsi nei presi della funivia che porta in cima; solo in alcuni punti diventa più ripido ma senza troppi strappi.

Arrivati nei pressi del passaggio della funivia si incontra un bivio dove, scendendo si va verso la stazione della funivia, invece risalendo si arriva al Rifugio Rosetta. Da questo punto il sentiero lascia il posto alle tipiche rocce dolomitiche restando comunque facilmente percorribile per un primo tratto. Mano a mano che si procede verso la cima del colle roccioso il sentiero si stringe e comincia a salire tra le rocce, in alcuni punti esposti sono presenti delle catene per potersi aggrappare e salire più agevolmente. Si continua lungo questo tortuoso e quasi infinito percorso fino a raggiungere la sommità del colle a circa metà strada tra la stazione di arrivo della funivia che troveremo alla nostra destra e il Rifugio Rosetta che sarà alla nostra sinistra. Ripieghiamo quindi a sinistra seguendo sempre le indicazioni per il rifugio su sentiero "roccioso" pianeggiante. Da questo punto in poi il percorso e il panorama assume sembianze lunari in quanto si sviluppa tutto su roccia. Dopo pochi minuti di cammino si raggiunge il Rifugio Rosetta dove è possibile ristorarsi e prendersi una meritata, ma non troppo lunga, pausa; giusto per non perdere il ritmo!

Dal Rifugio Rosetta si prende il sentiero per il Passo di Pradidali basso indicato con il numero 709. Le indicazioni si trovano al fianco del rifugio appena fuori dai tavoli posti all'esterno. Esiste un secondo sentiero alto attrezzato, ma a causa del tempo instabile e tendente al temporale abbiamo optato per il sentiero basso, considerato più veloce e sicuro.

Il sentiero inizia a salire con una lieve pendenza, per poi diventare un po più ripido sempre su roccia. Il dislivello è pochissimo ma il tracciato e composto da alcuni sali-scendi che rendono comunque più faticoso il percorso. Anche qui ci sono alcuni punti leggermente esposti e senza protezioni ma facilmente superabili prestando la dovuta attenzione. Superati questi punti si arriva al Passo di Pradidali Basso a 2.658 m s.l.m. Da qui si ha una buona vista su tutte le cime più importanti, tra cui il Sass Maor.

Da questo punto si seguono le indicazioni per il Rifugio Pradidali che ridiscende attraverso un piccolo canale di petraia. In questo punto e necessario scendere con prudenza in quanto la discesa è piuttosto ripida e leggermente esposta, ma non strapiombante; inoltre tutto il sentiero è su rocce. Una caduta può risultare dannosa.

Superato questo punto si arriva ad un pianoro roccioso dove arrivati alla fine di esso si scorge il rifugio Pradidali nel pianoro più basso. Si scende di nuovo su sentiero meno roccioso e di più comoda percorrenza fino a raggiungere il rifugio.

La discesa avviene seguendo il sentiero che porta in località Cant del Gall nella Val Canali, il dislivello in discesa è notevole e alcuni punti sono esposti ma solo nel primo tratto, dove si deve attraversare una piccola parete di roccia dove comunque si percorre lungo una cengia sufficientemente larga. Si raggiunge poi il bosco seguendo il torrente fino a raggiungere il Cant del Gall.

 
La Partenza da Passo Rolle
Vista panoramica (a sinistra) del sentiero da affrontare
Proseguendo da Passo Rolle si ariva ad un punto più alto dove si vede chiaramente il sentiero che prosegue su petraia
Il sentiero ora prosegue su roccia
Lungo il percorso si incontrano punti esposti e attrezzati con catene
Raggiunto il colle roccioso si arriva in quota al Rifugio Rosetta, ora il percorso è tutto pianeggiante

Dal Rifugio Rosetta si prosegue seguendo le indicazioni per il Passo Pradidali basso

Salendo verso il Passo Pradidali basso; il percorso non è molto ripido, ma i sassi lo rendono più difficile di quello che sembra Il Passo Pradidali basso, sullo sfondo la cima della Fradusta con il ghiacciaio Scendendo dal ripido sentiero roccioso si raggiunge un pianoro che si attraverserà per scendere verso il rifugio
Scesi dal pianoro si scorge in fondo alla piccola valle il rifugio ormai vicino

Il rifugio Pradidali visto dal sentiero che ci conduce al Cant del Gall in Val Canali

Scendendo verso il Cant del Gall Arrivati ormai a valle uno sguardo a ritroso verso il lungo percorso in discesa dal Rifugio Pradidali