Da Madonna di Campiglio si seguono le
indicazioni stradali per Vallesinella, dove si raggiunge il grande
parcheggio di Palù. Da qui è possibile scegliere se salire in macchina fino al
rifugio Vallesinella, oppure prendere il Bus Navetta sempre fino al
rifugio. La strada di accesso al rifugio Vallesinella e il parcheggio
dell'auto nella piazzola del rifugio, sono a pagamento. E' quindi
più economico e pratico prendere la navetta che passa ogni quarto d'ora.
Dal rifugio Vallesinella si supera il
piccolo parcheggio delle macchine antistante l'edificio e passata una
struttura in legno che ufficializza l'ingresso nel parco naturale
Adamello-Brenta, si imbocca il
sentiero n° 317 per il rifugio Casinei. Il sentiero fatto per la
maggiore a gradini è piuttosto agevole e piacevole da percorrere, per
questo motivo si trovano sempre molte persone che passeggiano nel bosco.
Difatti tutto il percorso fino al rifugio Casinei è all'interno di un
bellissimo e fresco bosco di larici. Il sentiero sale spesso zigzagando
nel fitto bosco.
Si Raggiunge il rifugio Casinei, situato in
un bellissimo e panoramico spiazzo erboso da dove si ammira il versante
Trentino dell'Adamello e la Presanella. Da qui dopo una sosta
fotografica, si prosegue a
sinistra fino ad incontrare un bivio dove proseguendo lungo il sentiero
317 si va diretti per il
Rifugio Tuckett, mentre seguendo quello di destra contrassegnato con il
numero 318 si va per i rifugi Brentei e Alimonta. La scelta è indifferente in quanto seguendo per il Brentei
si incrocia, a circa metà percorso un sentiero che porta poi al Tuckett.
La scelta migliore in ogni caso è quella di seguire il sentiero 318 per il Brentei
in quanto il percorso è più
panoramico e la distanza coperta è circa la stessa.
Il sentiero sale
moderatamente di quota restando inizialmente sempre nel bosco e
piuttosto panoramico sulla nostra destra. Mano a
mano che si sale la vista si apre a 180° verso il gruppo del Brenta di fronte a
noi, mentre alle nostre spalle rimane il gruppo della Presanella e
l'Adamello a fare da sfondo. La
vegetazione cambia e diventa tipica delle quote di medio alta montagna,
con bellissimi pini mughi, erba più bassa e bellissimi fiori. Anche qui
una sosta fotografica non guasta, in quanto la visione delle cime è
senz'altro bellissima; sopratutto il contrasto dato dalle rocce e dal
verde.
Risalendo per il sentiero 318 si arriva al
bivio che indica a sinistra per il rifugio Tuckett, si segue quindi il
sentiero segnato con il numero 328 che dopo aver superato un piccolo
tratto lastricato dalle rocce si arriva all'ultima vera salita che
abbandona la rada vegetazione e ci
si introduce tra le rocce dolomitiche. Qui il percorso si fa più tortuoso
a causa dei grossi massi, che si devono spesso aggirare e in
alcuni casi scavalcare. In ogni caso il percorso rimane piuttosto
pianeggiante o sale molto dolcemente lasciando fiato per raggiungere il
rifugio.
Seguendo sempre le tracce rosse a indicare
il
sentiero tra i massi si vede in lontananza il rifugio del Tuckett che in
pochi minuti di cammino e un ultimo leggero strappo in salita lo si raggiunge. |