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Chamanna da Boval - Ghiacciaio del Morteratsch Engadina

Escursione con gruppo CAI - Abbiategrasso del 10/06/2007

   

 

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La salita alla Capanna del Boval è una bella escursione in Alta Engadina al cospetto del Piz Bernina, la più famosa e alta montagna delle Alpi Centrali. Da questa parte delle alpi, grazie all'esposizione a nord, i ghiacciai sono più spessi e consistenti, tutta la zona è spettacolare.

Escursione semplice dal punto di vista tecnico, lo stesso vale anche per la discesa sul ghiacciaio, dove è necessario essere assicurati e con l'adeguata attrezzatura, in quanto la zona è piuttosto crepacciata.

Le cime circostanti sono il Piz Morteratsch, il Piz Bernina, Cresta Güzza, Crast'Agüzza, Bellavista e Piz Palù.

Esistono due piccole storie sulle origini del nome del ghiacciaio: La prima ritiene che il nome derivi da Murter, termine engadinese che definisce gli alti pascoli di camosci e stambecchi che arrivano a sfiorare i 3000 metri. L'altra storia, più romantica e fantasiosa, è quella della morte di Eratsch un giovane pastore innamorato di una bellissima fanciulla. Eratsch dopo il suo ritorno dal servizio militare, scoprì che la sua amata morì di crepacuore e lui a seguito della notizia si disperse, al crepuscolo, tra i crepacci del ghiacciaio. Da quella notte il ghiacciaio avanzò fino a coprire ogni spazio e alpeggio circostante. Si dice che nelle notti tempestose la fanciulla del Morteratsch si mostra nei bagliori dei lampi.

 
   

 

  La Capanna del Boval Il ghiacciaio del Morteratsch, sullo sfondo la cima del Piz Bernina e alla sua destra la famosa cresta del Biancograt
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Pontresina - Engadina - Grigioni  
PARTENZA: Stazione di Morteratsch  
ARRIVO: Chamanna da Boval  
QUOTA PARTENZA: 1895 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 2495 m s.l.m.  
DISLIVELLI:  600 m  alla Capanna del Boval  
TEMPO DI PERCORRENZA: 2 h alla Capanna del Boval - 2 h Discesa via ghiacciaio del Morteratsch  
DIFFICOLTA': E alla Capanna del Boval - F/EEA sul ghiacciaio del Morteratsch  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da escursione. Per il ghiacciaio, imbragatura, picozza, ramponi e corda.  
TIPO DI PERCORSO: Percorso su sentiero ben tracciato e segnalato con brevissimo passaggio su sfasciumi. Per il ghiacciaio, forte presenza di crepacci aperti. Informazioni sulle condizioni del ghiacciaio presso il rifugio.  
DESCRIZIONE:

Si lascia la macchina presso il parcheggio della stazione delle ferrovie Retiche di Morteratsch e si raggiunge la stazione, si oltrepassano i binari e si incontrano subito i chiarissimi cartelli che indicano la direzione per la Capanna del Boval. Il percorso inizialmente è sulla grossa strada carrozzabile che conduce alla parte terminale del ghiacciaio, ma che lasciamo subito dopo pochi metri seguendo il sentiero di destra che si inoltra nel bosco. Le indicazioni sono sempre chiare e visibili. Il sentiero sale con qualche tornante nel bosco, in alcuni tratti il sentiero è agevolato da piccoli ponticelli e gradini in legno nei tratti che attraversano i frequenti ruscelli e cascate. Il percorso segue per buona parte il fianco della montagna su una vecchissima morena chiamata Chünetta; nei punti dove c'è poca vegetazione è possibile vederne l'impressionante altezza e immaginare la quantità di ghiaccio che c'era intorno al 1800 dc.

Proseguendo il percorso segue un piccolo avvallamento tra la morena del ghiacciaio e il fianco del Piz Boval la montagna sulla nostra destra, dove scendendo leggermente si raggiunge un piccolissimo laghetto alpino sulla nostra destra. Da qui si risale di nuovo per un breve tratto, ma restando sempre all'interno dell'avvallamento chiamato anche Chamin, dove si deve passare una piccola petraia composta da rocce basali provenienti dal Piz Boval. Oltre questo punto i pendii si riaprono e la vista spazia su tutto il ghiacciaio del Morteratsch di fronte e del Vadret Pers alla nostra sinistra. Il rifugio non è ancora visibile, ma è poco sopra di noi. Proseguendo Il sentiero ritorna più agevole e con brevi tornanti ci porta sul piccolo colle dove sorge il rifugio. Questo rifugio sorge sotto il Piz Boval e di fronte alla confluenza dei due Ghiacciai del Morteratsch sotto le pareti del Bernina e del Bellavista e del Giacciaio del Vadret Pers sotto la parete del Piz Palù.

Dal rifugio la discesa può essere effettuata seguendo il percorso di andata, oppure seguendo il ghiacciaio.

Per raggiungere il ghiacciaio è necessario scendere per qualche decina di metri sotto il rifugio seguendo inizialmente parte del sentiero di andata, per poi ripiegare decisamente a destra, dirigendosi sulla morena del ghiacciaio e seguendola fino quasi alla parte terminale. Questo ultimo tratto di morena è piuttosto affilato ma non presenta difficoltà o esposizioni di rilievo, bisogna comunque prestare sempre attenzione, in quanto il versante esposto al ghiacciaio è ovviamente franoso. Raggiunta una quota prossima a quella del ghiacciaio e appena prima che la morena ricomincia a salire, bisogna scendere dal suo fianco sinistro. In ogni caso sono visibili al di sotto della morena alcuni ometti indicanti il punto in cui bisogna scendere per passare sul ghiacciaio.

La discesa è piuttosto scivolosa, pertanto bisogna prestare molta attenzione. Raggiunto il pianoro formato da ghiaccio e pietre, si attraversa da ovest verso est il ghiacciaio, quindi in direzione diametralmente opposta alla morena appena percorsa. In questo punto di attraversamento i crepacci sono piccoli e non presentano grossi rischi, resta sempre inteso che la prudenza non è mai troppa.

Si attraversa quasi tutto il ghiacciaio in modo da portasi sul suo lato opposto, restando comunque sempre su di esso. Da questo punto è d'obbligo calzare i ramponi e anche se la discesa non è particolarmente ripida è consigliabile legarsi e procedere in conserva con picozza alla mano. Il primo tratto non presenta ancora grossi crepacci ma scendendo diventano più evidenti e grossi. Molti si riescono ad evitare passandoci intorno, mentre altri essendo piuttosto lunghi ma stretti, si possono saltare valutandone sempre la distanza. Si raggiunge un primo punto dove la discesa diventa leggermente più ripida e sempre superando e saltando i vari crepacci più ravvicinati e netti, la pendenza ritorna ad addolcirsi. Da qui è già possibile scorgere la fine del ghiacciaio e la strada carrozzabile sottostante. Proseguendo per un breve tratto dolce, cercando di restare sempre verso la propria destra, si raggiunge la parte terminale del ghiacciaio dapprima ancora molto crepacciata e poi più liscia ma con una buona pendenza costringendo una discesa in diagonale in modo da ritornare sul versante di andata, ora alla nostra sinistra (di nuovo sotto il Piz Boval), dove si arriva alla fine del ghiacciaio che superando alcuni sfasciumi ci si porta sulla carrozzabile riportandoci velocemente alla stazione di Morteratsch.

 
La partenza dal parcheggio della stazione delle ferrovie retiche di Morteratsch
La carrozzabile che dalla ferrovia si dirige verso il ghiacciaio. In fondo a destra, dove inizia il bosco, parte il sentiero che lo risale
Il sentiero che risale nel bosco, in parte è facilitato da piccoli ponticelli e gradini
Il tratto dello Chamin dove inizia l'avvallamento da superare.
Il laghetto alpino alla nostra destra, lungo il percorso nello Chamin
Il tratto finale dello Chamin. Da qui il sentiero si riapre e riprende a costeggiare il fianco della base del Piz Boval
Dopo lo Chamin la vista si riapre sui due ghiacciai
Proseguendo il rifugio è sopra di noi

Il Rifugio Capanna del Boval

La discesa lungo la petraia che conduce alla morena del ghiacciaio Percorrendo la morena del ghiacciaio La discesa dalla morena, si nota il grosso ometto sotto.
L'inizio del ghiacciaio ancora ricoperto da detriti

L'attraversamento del ghiacciaio per portasi al suo lato opposto.

Salto di uno dei piccoli crepacci, come si nota sono molto evidenti La parte terminale del ghiacciaio, poco più avanti la discesa si fa molto più ripida e occorre procedere in diagonale portandosi a sinistra. Sotto si vede il torrente e la carrozzabile a sinistra Il ritorno sulla comoda carrozzabile