DESCRIZIONE: |
La partenza avviene dal Lago di Morasco
raggiungibile con l'auto (attenzione al divieto di transito) per la
diga. superando la diga sovrastante il piccolo paese Walser di Riale.
Lasciata l'auto nei pressi della diga, ci si incammina nella strada
asfaltata sulla destra raggiungendo la diga. Da qui si costeggia il lago
di Morasco fino alla parte terminale del lago e alla struttura di
teleferica dell'Enel. Si seguono le indicazioni per i Rifugi Città di
Busto, Mores, Claudio Bruno e 3A.
Qui esistono due sentieri che portano fino
al primo pilone della funivia in cima al colletto. Il più diretto, ormai
in disuso a causa di frane, e il nuovo sentiero. La scelta è a
discrezione dell'escursionista, anche se ovviamente è fortemente
consigliabile prendere il nuovo sentiero. Il nuovo percorso inizialmente
segue quello per il Bettelmalt, ma dopo qualche piccolo tornate sulla
stretta trincea scavata a mo di sentiero in direzione del Bettelmatt si
incontra la deviazione a sinistra per il Rifugio Città di Busto e il
Rifugio Mores che segue salendo di quota in modo deciso, il Rio del
Sabbione. Il sentiero vecchio invece sale parallelamente ma in maniera
più diretta e ripida. Raggiunto il primo pilone della teleferica, si
prosegue fino a incontrare, appena sotto il sentiero, un piccolo
deposito per attrezzi in pietra, dove troveremo le indicazioni per il
Rifugio Mores. Oltrepassata la piccola struttura, si raggiunge il Rio
del Sabbione per attraversarlo e risalire il sentiero sempre ben
segnalato. Questo tratto non presenta grosse pendenze e risalendo il
versante sud-est dell'Alpe del Sabbione si raggiunge dapprima la
teleferica dell'Enel e poi poco sopra il Rifugio Mores.
Dal rifugio Mores si scende verso la diga
del Lago del Sabbione, che ha origine dal ghiacciaio del Sabbione che
abbraccia l'omonima punta e la Punta Arbola, si attraversa la diga con
una vista artificialmente privilegiata sul ghiacciaio e le sue punte
oltre i 3000 metri a ovest / sud-ovest e il vallone appena percorso a
est / nord-est. Raggiunto l'altro lato del lago, si seguono le
indicazioni per il Rifugio Claudio e Bruno per seguire il sentierino
sulla sinistra che costeggia, salendo moderatamente di quota tra alti
prati, il lago. Raggiunta in quota l'estremità più ovest del lago, si
raggiunge il rifugio. Il Rifugio Claudio e Bruno, non è visibile fino
alla fine, pertanto il rifugio che si nota al di sopra del sentiero che
dalla diga del Sabbione conduce al Claudio e Bruno è il rifugio 3A
raggiungibile dallo stesso percorso ma salendo a destra seguendo le
indicazioni a pochi passi dal Claudio e Bruno. |
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