Per l’inizio del sentiero, provenendo da
Biella si raggiunge dapprima il Santuario di Oropa, dove prestando
attenzione ai sensi unici e ai percorsi obbligati si prosegue lungo la
stretta strada asfaltata che porta a Rosazza e che si alza verso la
montagna. Si sale solo un tornante e si lascia l’auto alla prima
insenatura libera. In caso non ci sia posto è consigliabile
parcheggiarla direttamente al Santuario e salire il breve tratto di
strada asfaltata a piedi.
Risalendo quindi la strada asfaltata si
incrocia sulla sinistra una mulattiera, dove alla sua sinistra si
trovano i resti di una antico muro con delle sculture. Inoltre si
trovano anche i cartelli un po' malconci che indicano i rifugi Rosazza,
Savoia e Renata. Ci si incammina quindi lungo la mulattiera, segnata con
il numero D13, dove guardando alla nostra sinistra si vede il Monte
Mucrone. La mulattiera ci porta in breve a seguire quasi paralleli i
cavi della funivia.
Si continua a percorrere la mulattiera che
poco dopo, è interrotta da una vecchia frana e si raggiunge una piccola
conca dove in alto di fronte a noi si vede già il Rifugio Rosazza e
l’arrivo della funivia, mentre più a destra il Monte Tovo. Si seguono le
indicazioni per il Rifugio Rosazza e il Monte Tovo, percorrendo il
sentiero ben evidente alla nostra destra. Poco dopo si arriva a un
bivio, che svoltando a sinistra (a destra prosegue per il Tovo) e
continuando a salire, si perviene al rifugio e alla stazione di arrivo
della funivia. Una sosta è consigliata, in quanto siamo a circa metà
percorso.
Tra la stazione della funivia e l’Albergo
Rifugio Savoia, riparte il sentiero, segnato con il numero D21, che ci
porta in cima al Monte Camino. Anche qui il percorso è spesso parallelo
alla linea della piccola cabinovia. Si risale una prima collina di
fronte a noi, fino a sbucare in una piccola conca che da già un assaggio
molto più gradevole del panorama. Si vedono bene le pareti est del
Mucrone e del Monte Mars. Spesso ci si gira indietro per vedere lo spettacolo
offerto dalla vista sulla pianura.
Dopo
un brevissimo tratto in falsopiano, si continua a salire lungo il
sentiero con in vista già la cima del Monte Camino e il Rifugio Renata.
Seguendo sempre l’evidente sentiero ben segnato si raggiunge l'Alpe del
Camino, piccolo alpeggio abbandonato e diroccato. Qui si trova poi una
palina a indicare l'ultimo tratto di salita che dapprima porta al
Rifugio Capanna Renata e appena sopra qualche metro la cima, dove si
trova una piccola cappelletta e una rosa dei venti con indicate le
principali cime e città che si vedono. Notevole la vista nelle giornate
terse. |