Torna alla pagina iniziale   Rifugio Brasca - Val Codera - Valtellina

Escursione del 03/04/2011

   

 

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Bellissima è autentica, sono gli aggettivi che attribuisco immediatamente appena ho camminato in Val Codera. Questa piccola valle nelle Prealpi sopra Colico e Novate Mezzola è rimasta sotto certi aspetti ancora ai tempi dei muli e dei paesi di montagna rurali. L'accesso alla valle è possibile solo a piedi, non esistono strade, ma una bella mulattiera ripida e a gradoni che conducono, dapprima nella stretta e ricca di vegetazione gola e poi, quando la vista del lago di Novate Mezzola alle nostre spalle sparisce, la valle si allarga introducendoci in questo mondo "antico". Metto le virgolette ad antico perchè ovviamente la modernità e la tecnologia è comunque arrivata anche qui, il paese è ben restaurato e non mancano le migliorie moderne che consentono una vita decorosa. Anzi è un ottimo esempio di come si può trovare la giusta misura tra tecnologia e vivere in armonia con la natura.
L'escursione in Val Codera fino al Rifugio Brasca non presenta difficoltà tecniche o particolari pericoli oggettivi se non quelli classici di una escursione in montagna. Il percorso per contro è molto lungo circa 11 Km da Mezzolpiano fino al Rifugio Brasca e un dislivello di circa 1000 metri. Ci vuole un po' di gamba e di fiato, ma sicuramente sono allietati e alimentati dalla bellezza del posto. Aspra e un po' selvaggia all'inizio, storica e affascinante nel mezzo e incantevole e fiabesca nella parte finale nei pressi del Rifugio Brasca passando per il bosco delle fate e le bellissime pareti di granito uniche di queste zone.
Una escursione che non può mancare ad un amante della montagna.

 
   

 

  Il Bellissimo abitato di Codera Il Rifugio Brasca e sullo sfondo le cime dell'Oro e la Sfinge
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Novate Mezzola (SO)  
PARTENZA: Parcheggio in Località Mezzolpiano  
ARRIVO: Rifugio Brasca  
QUOTA PARTENZA: 280 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 1300 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 1020 m  
TEMPO DI PERCORRENZA: 3 h 30 min - 4h  
DIFFICOLTA': E  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da escursione.  
TIPO DI PERCORSO: Percorso su mulattiera e sentiero  
DESCRIZIONE:

Si raggiunge il piccolo paese di Novate Mezzola lungo la costa nord-orientale dell'omonimo lago e si risale la via principale del paese fino in fondo in Località Mezzolpiano. Qui si parcheggia l'auto e si imbocca subito la mulattiera, ben evidente per la presenza dei numerosi cartelli dei vari rifugetti e locande della valle. La mulattiera inizia subito impennandosi nel bosco con una vista sempre più bella del lago di Novate Mezzola con il Monte Legnone che fa da sfondo.
Risalendo la ripida mulattiera e passando a fianco alle numerose cappelle votive, si giunge ad un primo nucleo di case chiamato Avedè in una bella radura. Si prosegue sempre seguendo fedelmente la mulattiera, mentre alle nostre spalle ci lasciamo la bella vista sul lago che ci introduce nel vero della valle.
Da questo punto la pendenza è meno sostenuta se non in alcuni punti e si rientra nel bosco con qualche breve sali scendi fino a giungere all'imbocco della famosa galleria. Questo tratto costeggia la bastionata rocciosa della stretta valle ed è protetto da una lunga galleria con ampie finestre sul lato a valle in quanto è soggetto alla caduta di sassi, acqua e valanghe. Questo suggestivo tratto è lungo circa 300 metri ed è la parte del percorso più fotografata per la sua particolarità.
Usciti dalla galleria ci si ritrova nel bosco, questa volta più rado dove il percorso si impenna di nuovo fino a raggiungere il bellissimo e autentico abitato di Codera.
Qui merita una sosta per la visita della piccola comunità, per poi affrontare la seconda parte del percorso che ci porta fino al Rifugio Brasca.
Da Codera si prosegue ora per sentiero, che purtroppo in questi ultimi anni è stato sostituito da una strada di servizio per la piccola diga e per servire le piccole case di Bresciadega. Mi auguro che non venga costruita una strada che porta fino a Novate Mezzola, altrimenti questa valle perderebbe moltissimo il suo fascino e di conseguenza l'affluenza turistica.
Il sentiero, o meglio la strada prosegue ora in leggera salita e mano a mano che la si percorre ci si avvicina sempre di più al bellissimo anfiteatro di granito del Ligongo e delle Cime dell'oro, porte di accesso al regno di Granito della Val Masino (Italia) e della Val Bondasca (Svizzera). Si superano dei piccoli gruppi di alpeggi e si passa sopra un ponte sospeso molto flessibile ed ondeggiante sopra il torrente (meglio non farlo ondeggiare troppo).

Il percorso è quasi tutto ampio e fuori dal bosco fino a Bresciadega, dove si trova anche l'omonimo rifugio. anche questo paesino, più piccolo di Codera è molto bello e merita la visita.
Da Bresciadega si entra nel bellissimo bosco delle Fate che copre gran parte della testata della valle e percorrendo sempre l'ampio sentiero o meglio chiamarla strada si prosegue in direzione nord-est / est. Questa parte di valle è davvero suggestiva e gradevole, molto diversa dalla parte iniziale; il bello di questa escursione è che partendo dal fondo valle è possibile vedere il cambiamento della vegetazione e dei luoghi con l'altitudine.

Il largo sentiero nel bosco ci porta infine al Rifugio Brasca al cospetto del Lingoncio e dei Pizzi dell'Oro.

 
La partenza da Novate Mezzola
Lungo la mulattiera, nei pressi della frazione di Avedè
L'ultima vista sul lago di Mezzola, all'imbocco della frazione di Avedè
In lontananza il paese di Codera, prima di percorrere il lungo tratto delle gallerie
le gallerie che portano a Codera
La piazzetta del paese di Codera, ben conservato e con le caratteristiche dei paesi di montagna di una volta... qui non esiste l'asfalto!

Andando verso la testata della valle, lungo la rovinosa strada di servizio della diga. Qui si passa dalla medio bassa montagna alla medio alta montagna...

Il piccolo nucleo di case di Bresciadega Le ultime case di Bresciadega e il bosco delle fate L'arrivo al rifugio Brasca

 

Il Lago di Novate

 

Bresciadega in direzione di Codera

 

La testata della valle con al centro il Ligoncio

 

La parte di cime a sud-est del rifugio brasca

 

Il Ligoncio