La partenza avviene dal centro di Pasturo, è conveniente lasciare l'auto
al primo parcheggio composto da due piani che si trova poco dopo l'Hotel
Grigna. Da qui risalendo la scalinata che risale a fianco il torrente,
si giunge al ponte della via principale del paese. Da qui seguendo la
via principale si raggiunge la piccola frazioncina di Baiedo. E' possibile arrivare
fino a qui con l'auto, ma per poca strada e la difficoltà a
parcheggiare, conviene allungare il tragitto già breve passando per le
vie centrali di Pasturo.
Si
oltrepassa il piccolo abitato di Baiedo seguendo la strada principale,
dove risalendo la strada che sale a sinistra, si nota sul muro di una
casetta alla nostra destra una illustrazione dei sentieri della zona. Si
prosegue lungo la strada fino a delle piccole casette isolate dove
troviamo le prime paline di indicazione sentieristica.
Si continua a percorrere la strada
cementata, lasciando alle nostre spalle l'abitato di Baiedo. Il percorso
è interamente su mulattiera sufficentemente larga per permettere il
passaggio di una automobile. Inoltre è bene prestare attenzione in
quanto è possibile incrociarne qualcuna lungo il tragitto.
Si risale la strada fino a raggiungere la
Cascina Rossarol e passando sotto la Costa Panic si percorre la
bellissima valletta di San Levargo, con il piccolo abitato di Nava. Qui
è possibile scegliere se salire direttamente verso San Calimero, oppure
proseguire per il Rifugio.
Optiamo per il rifugio e proseguendo
dritti, si raggiunge il Cò di Nava dove è già visibile appena sopra di
noi il rifugio e seguendo le evidenti indicazioni si arriva al Rifugio.
Dal rifugio si prosegue verso nord /
nord-ovest, imboccando l'evidente sentiero per San Calimero, ben
segnalato che passa sopra il rifugio riportandoci in direzione sud.
Si risale con decisi strappi lungo il
sentiero, che non presenta particolari difficoltà, se non per la
possibile presenza di ghiaccio ad inizio primavera. Lungo il percorso si
passa nei pressi della Baita Pananchiella, che incrocia la strada
proveniente da Nava (alternativa di salita saltando il passaggio dal
Rifugio). Si continua lungo il sentiero incrociando delle piccole casere
chiamate Casere Pore, dove il percorso comincia a risalire la montagna
con piccoli tornanti, fino ad un ultimo tratto più dolce che porta alla
chiesetta di San Calimero.
Dopo la meritata pausa si riparte alla
volta di Pasturo. Qui è possibile ripercorrere il sentiero di andata,
oppure completare il giro al cospetto del Grignone scendendo dalla Valle
dell'Acqua.
Il sentiero da seguire è quello poco
visibile di fronte l'ingresso della chiesetta. Da non confondere con
quello più evidente che risale più a sud. Mentre noi dobbiamo scendere
dapprima verso est e poi ripiegare più in basso verso sud-est. Dopo
pochi minuti si giunge ad un piccolo ripiano erboso, con una zona
concava, dove è evidente l'antica presenza di un piccolo laghetto. Si
prosegue in direzione sud oltrepassandolo e circumnavigandolo per un
breve tratto per riprendere il sentiero che passa sopra alcune case e ci
conduce ad una vecchia stalla.
Si ridescende lungo il sentiero e ingorando
le indicazioni per il Rifugio Pialeral si scende verso le sottostanti
baite di Acqua Fredda. Da qui si segueper il ponte di Acqua Fredda e in
prossimità di una cappelletta votiva (Regina Pacis) si percorre un
piccolo sentiero che inizia dalla fontanella vicina alla cappelletta. Si
ridiscende lungo il ripido sentiero che in poco tempo ci porta ad
un'altro nucleo di case dove seguendo l'evidente strada carrozzabile si
raggiunge Pasturo. |