La partenza del percorso avviene dai Piani
dei Resinelli, dove si lascia l'auto al parcheggio che si incontra
subito all'ingresso della località. Lasciata l'auto ci si dirige verso
la strada asfaltata seguendo le indicazioni per il Rifugio Porta. Il
sentiero è facile trovarlo in quanto ci sono diverse indicazioni. Si
percorre la strada carrozzabile che in circa 10-15 minuti ci porta al
Rifugio. Nel caso le scorte di acqua non sono sufficienti, questo è
l'ultimo punto dove è possibile fare rifornimento.
Il sentiero inizia proprio alle spalle del
Rifugio Porta, percorrendo il bellissimo bosco di faggi e larici fino a
raggiungere più in alto la sua parte terminale e dove si possono meglio
ammirare le prime guglie rocciose della Grignetta. Qui incontriamo i
primi cartelli ad indicare le varie vie di salita per la cima e per le
varie salite alpinistiche degli innumerevoli torrioni della zona, tra
cui la via normale per la Cresta Cermenati. Noi seguiamo le indicazioni
per la Direttissima, piegando decisamente a sinistra e costeggiando il
fianco della montagna in direzione ovest. Si arriva poi in fronte ad una
parete rocciosa dove si piega sempre verso sinistra per costeggiarlo
seguendo l'evidente sentiero che continua a salire di quota.
Si raggiunge così il canalone Caimi, lo si
attraversa e si prosegue lungo il sentiero che presto si trasforma in
percorso attrezzato. Dopo pochi passi incontriamo una scaletta metallica
che ci permette di superare una placca rocciosa, lievemente
strapiombante. La salita è breve, ma nel caso di insicurezza e titubanza
è consigliabile assicurarsi con il set da ferrata. Successivamente
incontriamo un facile camino da risalire aiutati da una catena, fino a
raggiungere di nuovo un sentiero più agevole, ma sempre tra le rocce. Da
notare che a causa dei frequenti passaggi e delle piogge la roccia è
spesso scivolosa.
Superato questo tratto, si iniziano a
percorrere diversi sali scendi passando tra le guglie rocciose e sempre
su sentiero misto a facili roccette. Nelle parti più esposte e ripide si
trovano le funi metalliche, tra l'altro rivestite con del pvc che le
rendono meno scivolose.
Si raggiunge un bellissimo colle panoramico
tra due grosse roccie, dove alla nostra sinistra tra i diversi torrioni
si scorge il Lago. Si prosegue lungo il sentiero, scendendo
sensibilmente di quota e sempre osservando alla nostra sinistra, si
possono ammirare i torrioni più famosi e scalati della Gringetta: Il
Fungo con il suo particolare tetto strapiombante e la Torre Lancia con
la sua sottile guglia. Qui volendo è possibile deviare scendendo
ulteriormente per poterli ammirare da vicino.
Noi proseguiamo lungo il sentiero passando
a fianco il canalone Angelina, altro bellissimo scorcio dolomitico che
si apre alla nostra destra, fino ad incontrare un bivio segnalato. Da
qui è possibile scegliere due percorsi paralleli: uno più alto che porta
direttamente al Colle Valsecchi ed uno più basso ma panoramico, che
porta verso il Rifugio Rosalba. Noi scegliamo il più basso che ci fa
scendere ulteriormente di quota. Questo sentiero e inoltre denominato
"Sentiero Giorgio".
Si scende per comodo sentiero erboso fino a
raggiunge dapprima il Canale Valsecchi e poi sempre per sentiero
attrezzato si arriva al bivio che porta verso il Colle Garibaldi e il
Rifugio Rosalba.
Si risale il sentiero, che ritorna ad
essere più clemente fino a raggiungere il Colle, dove è consigliata una
sosta per riprendere fiato e per ammirare il panorama che si scorge in
questo punto della montagna. Siamo appena sopra il rifugio Rosalba
(raggiungibile in circa 10 minuti) ed possibile ammirare il lago, il
lato ovest della Grignetta, che risulta più roccioso e impervio e la
cresta Segantini con la sua bellissima via alpinistica alla vetta.
Si riprende il sentiero piegando a destra
rispetto al punto da cui si proveniva seguendo l'indicazione per il
Colle Valsecchi e la cresta Segantini. Il percorso è sempre attrezzato
che con diversi balzi rocciosi, in alcuni casi esposti, risale
finalmente di quota. Si effettua un deciso traverso su roccia,
ripercorrendo quasi parallelamente e più in quota il sentiero fatto più
in basso, raggiungendo finalmente il Colle Valsecchi. Questo è un'altro
crocevia di percorsi, in quanto si può intraprendere la bella e
divertente salita alpinistica della Cresta Segantini, scendere verso lo
Zucco di Campione alla volta del Grignone, oppure il percorso di cresta
che seguiremo verso la vetta della Grignetta.
Seguiamo quindi il sentiero che porta
direttamente in vetta, percorrendo parallelamente alla Cresta Segantini,
ma più in basso. Anche qui il percorso è un alternarsi di salite e
discese più brevi, ma con frequenti passaggi su roccia, dove si dovrà
scendere da un piccolo camino in corrispondenza del Pilone Centrale, la
grossa cima rocciosa che si erge alla nostra destra.
Superata la discesa dal camino si
ricomincia a risalire su sentiero con qualche piccolo balzo di roccia
fino a raggiunge il colle a quota 2050, dove ci ricongiungiamo al
sentiero che arriva dalla Cresta Cermenati (via normale) e dal Canalone
Caimi. Qui il sentiero è unico per tutti! e risale con stretti tornanti
sulla roccia spesso friabile la parete sud della Grignetta fino a
raggiungere la vetta. Il sentiero è comunque agevole è volendo è
possibile procedere in linea retta evitando i tornanti.
Sulla cima della Grignetta è posto anche il
Bivacco Ferrario, con la sua particolare e unica forma a "navetta
spaziale", utilizzabile solo in caso di emergenza.
Dopo una meritata pausa e ristorazione
fatta di panini! si scende a valle percorrendo la Cresta Sinigallia. Il
percorso è attrezzato solo nella parte iniziale della discesa ed è meno
faticoso di quello di andata. Resta inteso che non bisogna mai
sottovalutarla mantenendo sopratutto alta la concentrazione, in quanto
nel ritorno c'è sempre il fattore stanchezza da considerare. Inoltre la
discesa da questa cresta è diretta, attenzione pertanto alle
articolazioni!
Dal bivacco Ferrario si seguono le
indicazioni per la Cresta Sinigallia posta sul versante est della
montagna. Si inizia subito a ridiscendere tra le rocce aiutati dalle
catene affrontando solo due punti lievemente impegnativi in fase di
discesa. Si passa il bivio per il Canalino Federazione e si procede sul
filo di cresta in direzione dei Torrioni Magnaghi.
Superati i Magnaghi il sentiero riprende ad
essere normale in corrispondenza del Sigaro e con una serie di piccoli
tornanti si scende in maniera decisa lungo il pratone verso il Piano
delle Groppe.
Da qui seguendo l'evidente sentiero si
raggiunge di nuovo il Rifugio Porta e ripercorrendo lo stesso sentiero
si arriva al parcheggio delle macchine. |