Si raggiunge con l’auto il piccolo paese di
Vagli Sopra e si lascia l’auto al piccolo parcheggio ad inizio paese. Si
risale il paese fino ad un piccolo incrocio dove alla nostra destra
troviamo una piccola fontana in marmo bianco. Di fronte troviamo i
cartelli stradali che indicano a destra per Campocatino, mentre noi
giriamo a sinistra e proseguiamo per qualche metro dove alla nostra
destra c’è una piccola via laterale, poco visibile. Imbocchiamo questa
piccola via, dove subito all’ingresso, dipinto sul muro, troviamo
l’indicazione senti eristica per Campocatino.
Questa località è possibile raggiungerla
con l'auto seguendo l'indicazione stradale prima accennata, riducendo
l'intera escursione di circa 250 metri di dislivello, che tradotto in
tempo è circa 3/4 d'ora. C'è da tenere presente che la possibilità di
parcheggio nel piccolo abitato è molto ridotto e comunque il sentiero
che conduce al Campocatino non presenta grosse difficoltà o fatiche.
Seguiamo quindi la piccola e corta via che
si trasforma subito in sentiero, che con piccoli zig zag si inoltra nel
bosco. Il sentiero è ben visibile e ben mantenuto. proseguendo nel bosco
in direzione nord-ovest e con una pendenza moderata.
Una volta usciti dal bosco siamo sotto le
baite di Campocatino dove si deve proseguire centralmente, passando e
lasciando alla nostra destra il bivio per il piccolo rifugio. Si entra
nel piccolo abitato e puntando in direzione dei cartelli dell’oasi Lipu
e del grosso prato con la chiesetta in fondo. Qui, prima di giungere al
prato, troviamo a sinistra le indicazioni dei sentieri per il Passo
Tambura.
Seguiamo il sentiero 141 che sale per una
piccola strada poderale in direzione sud-ovest salendo con pendenza
media. Davanti a noi in versante orientale della Tambura. La strada
successivamente viene lasciata e si seguono le indicazioni del sentiero
che passa dapprima parallelo alla strada e poi la lascia alla nostra
destra. Salendo ancora si raggiunge il bivio che porta all'eremo di San
Viviano che ignoriamo e, sempre ben segnalato, si deve seguire il
sentiero che sale a destra. Si continua a camminare lungo il sentiero
che ci porta ulteriormente in quota fino a circa 1100 metri.
Sempre restando nel bosco, il sentiero
effettua un lungo traverso verso sud / sud-ovest. Si percorre sempre il
bosco ma spesso è necessario passare in punti dove spesso la vegetazione
rimane alta. Sempre lungo il percorso si passano alcune recinzioni che
si possono scavalcare mediante alcuni piccoli ponticelli in legno.
Prestare attenzione in quanto a volte possono essere scivolosi.
Si effettua una ultima salita nel bosco
fino ad un tratto attrezzato con fune metallica che ci fa risalire una
piccola paretina di marmo e rocce. Questo è il tratto più adatto ad
escursionisti esperti, in ogni caso si tratta di una piccola paretina ed
è sufficente tirarsi su con il cavo per superarla. Dopo la salita del
breve tratto attrezzato si giunge ad una vecchia cava di marmo.
Qui troviamo gli evidenti segnali per il
Passo di Tambura e in questo punto ci congiungiamo con il sentiero 35
per il passo, che proviene da Vagli Sopra lungo una strada marmifera.
Giriamo quindi a destra e risaliamo ora su sentiero agevole e largo e
con alcuni tornanti e passando per un bosco più rado giungiamo nella
conchetta sottostante il passo. Qui con un ultimo e deciso strappo si
giunge al Passo Tambura.
Dal Passo si trovano le indicazioni per la
cima che rimane alla nostra destra (a nord / nord-ovest del passo. Si
segue l’evidente traccia di sentiero che percorre la cresta del monte
Tambura. Il percorso è frequentemente segnalato con i classici bolli
rossi e alcuni blu. In ogni caso rimane a vista molto evidente ed
intuitivo. Bisogna solo prestare attenzione nei punti più esposti , ma
di norma il percorso rimane di più sul versante affacciato sugli
Appennini. In circa 45 minuti dal passo si giunge in cima, dove si trova
un piccolo ometto in pietra; al di sotto di esso c'è il libro di vetta.
Si
ridiscende dallo stesso percorso e si ritorna al passo Tambura. Dal
Passo si scollina sul versante marittimo seguendo l’evidente indicazione
per il rifugio Nello Conti. Si deve procedere in direzione sud-ovest per
comodo sentiero e scendendo dolcemente di quota. Si incontra prima una
bella e pianeggiante radura ben protetta da alcune rocce e dove spesso
si trovano i resti di piccoli fuochi. Dalla radura è sufficiente
risalire lungo l'evidente sentiero fino a giungere al bel rifugio. |