Cima Piana o Mont de Panaz - Valle di Champorcher (AO) Salita del 06 Dicembre 2009 |
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La Cima Piana o Mont de Panaz è situata nella valle di Champorcher ad una altitudine di 2500 m. La cima è un buon balcone panoramico sul Monte Rosa, sulla valle centrale all’inizio della Valle d’Aosta. Il nome deriva dagli alpeggi e dal laghetto sottostanti, chiamati appunto Panaz, ai piedi del versante nord-est. La coincidenza con la conformazione piatta e molto ampia della cima e il suono del suo nome originale viene comunemente chiamata o sopranominata Cima Piana. La salita in cima è di media difficoltà con il tratto finale che porta in cima piuttosto ripido e da evitare con neve poco assestata. Anche in presenza di poca neve la salita risulta difficoltosa e poco agevole a causa del fondo pietroso e di sfasciume che compone questa cima. L’itinerario descritto compie una sorta di giro ad anello salendo dapprima dal versante ovest e scendendo poi dal versante sud. LA SALITA IN CIMA COMPORTA DEI TRAVERSI SU PENDII RIPIDI, OCCORRE MUOVERSI VALUTANDO LA STABILITA’ DEL MANTO NEVOSO. |
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SCHEDA ESCURSIONISTICA |
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LOCALITA': | Champorcher (AO) | |
PARTENZA: | Petit Mont Blanc | |
ARRIVO: | Cima Piana | |
QUOTA PARTENZA: | 1700 m s.l.m. | |
QUOTA ARRIVO: | 2512 m s.l.m. | |
DISLIVELLI: | 812 m in salita | |
ESPOSIZIONE: | sud - ovest | |
PENDENZA MASSIMA: | 30° - media 23° | |
TEMPO DI PERCORRENZA: | 2 h 30 min 3 h per la salita | |
DIFFICOLTA': | EAI - WT4 | |
ATTREZZATURA: | Abbigliamento e calzature invernali, racchette da neve, bastoncini, Arva, Pala e Sonda | |
TIPO DI PERCORSO: | Percorso su ampi pendii con media o poca pendenza fino al colle, poi per la salita alla cima i pendii diventano ripidi. Da affrontare solo con neve ben assestata. Il fondo dei pendii più ripidi è erboso e roccioso. | |
DESCRIZIONE: |
Si raggiunge la località Petit Mont Blanc poco sopra il capoluogo di Champorcher. Si lascia l’auto nei pressi di un piccolo parcheggio lungo la strada che conduce al Rifugio Dondena. ( a seconda dell’innevamento si può proseguire per qualche centinaio di metri lasciando l’auto nei piccoli spiazzi.). Dal parcheggio si prosegue lungo la strada risalendo i due tornanti o tre a seconda del parcheggio. Lungo la strada alla nostra destra si incrocia la palina con i cartelli sentieristici per il Rifugio Barbustel e il Col de la Croix. Si seguono dunque le indicazioni per il sentiero N°10 percorrendo fedelmente il sentiero estivo. Il percorso è obbligato nel bel bosco senza forti pendenze. Si ignorano le varie indicazioni che ci portano a deviare verso destra e si prosegue sempre in direzione nord. Usciti dal bosco si supera un dosso con rada vegetazione restando sempre nei pressi del sentiero estivo fino a sbucare nella bella e ampia conca del Lago Muffè dove sono presenti anche due piccole baite. La nostra meta è proprio la cima posta a nord del piccolo laghetto alpino. L’itinerario più sicuro evitando di seguire la massima pendenza del versante sud, è quello ampio che passa dal Col de La Croix. Si prosegue dunque lungo il percorso estivo che conduce al Barbustel, in direzione nord-ovest, con pendenze molto lievi si giunge circa a quota 2200, in corrispondenza di una zona ampia e pianeggiante al di sotto del Colle du Lac Blanc. Da questo punto si cambia direzione e si prosegue in direzione della cima, nord-est, per portarsi all’inizio della cresta ovest di Cima Piana. Si risale inizialmente la facile cresta passando tra alcune rocce rotte, porre attenzione in caso di poca neve ai buchi nascosti, fino ad arrivare a circa 100 metri sotto la cima dove è poi necessario traversare e risalire direttamente il pendio sud. Questo ultimo tratto è piuttosto ripido e va affrontato con neve ben stabile. In alternativa è possibile proseguire lungo la cresta ovest passando per un canalino, dove le pendenze diminuiscono lievemente. In quest’ultimo caso porre attenzione ad eventuali salti di roccia. Se la neve è ben assestata e il pendio è quindi scarico, è possibile scendere dal pendio sud puntando alla sinistra delle baite e del laghetto sottostanti , in questo caso è opportuno prestare attenzione soprattutto nella parte bassa ai buchi nascosti dalla neve tra le rocce. In caso invece di segni di instabilità del manto nevoso o di accumuli è preferibile scendere dal percorso di salita seguendo la minor pendenza ed evitando il più possibile il taglio del pendio. |
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