Karnspitz - Corno di Quaire - Val Sarentino (BZ) Salita del 16 Febbraio 2009 |
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Il Corno di Quaire o Karnspitz è una bella e panoramica cima rocciosa posta a nord-ovest di Valdurna. Da questa cima è possibile godere della vista delle Odle e del Catinaccio in un colpo d’occhio, oltre a buona parte della stupenda e solitaria Valdurna. Lungo il percorso è visibile anche il Schrottorn, altra bella e lunga gita in un’altrettanto stupendo ambiente. Per la salita a questa cima occorre avere gambe allenate per il discreto dislivello e passo sicuro per gli ultimi 100 metri in quanto occorre percorrere una serie di roccette e canalini molto ripidi. Per questa cima è fortemente consigliato avere con se picozza e ramponi per affrontare con maggior sicurezza il pendio in caso di ghiaccio. |
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SCHEDA ESCURSIONISTICA |
LOCALITA': | Valdurna (BZ) - Val Sarentino | |
PARTENZA: | Paesino di Valdurna, pensione Jagerhof | |
ARRIVO: | Karnspitz - Corno di Quaire | |
QUOTA PARTENZA: | 1558 m s.l.m. | |
QUOTA ARRIVO: | 2412 m s.l.m. | |
DISLIVELLI: | 854 m in salita | |
ESPOSIZIONE: | Sud-Est | |
PENDENZA MASSIMA: | 32° | |
TEMPO DI PERCORRENZA: | 2 h 30 min per la salita - 1h 15 min per la discesa | |
DIFFICOLTA': | EAI - WT4 | |
ATTREZZATURA: | Abbigliamento e calzature invernali, racchette da neve, ramponi, bastoncini, Arva, Pala e Sonda | |
TIPO DI PERCORSO: | Percorso con discreta pendenza, sempre fuori dal bosco, si affrontano pendii abbastanza ripidi sopratutto nella parte iniziale sopra il paese. Terreno sottostante erboso. Per la cima è opportuno avere i ramponi in quanto si affrontano facili roccette, il fondo è terriccio friabile, petraia e roccette. | |
DESCRIZIONE: |
La partenza del percorso avviene in corrispondenza della piccola e graziosa pensione Jagerhof, dove è possibile lasciare l’auto nel piccolo parcheggio antistante. Si imbocca la piccola via di fronte al parcheggio a nord-ovest verso la casetta intitolata Wiesenheim e uscendo dal piccolo abitato si risalgono i ripidi pendii puntanto verso il bosco alla nostra sinistra. Così facendo si va in contro alla minor pendenza e si risale la dorsale del ripido pendio sovrastante il paese. Giunti vicino al bosco si procede parallelamente ad esso fino a giungere in corrispondenza, ma senza raggiungerlo, di un deposito di fieno alla nostra destra. Da qui si risalgono per circa 100 metri i pendii più dolci in direzione nord, per poi ripiegare verso nord-est raggiungendo una piccola baitina con vicina una croce. Da questo punto la nostra meta è già ben visibile di fronte a noi, di tutta la catena di cime rocciose è quella più a sinistra. Il percorso diventa così più intuitivo ed è sufficiente seguire la direzione evitando i punti più ripidi. Si risalgono così i pendii in direzione nord-ovest superando così un ultimo e breve tratto ripido e giungendo ad un vasto pianoro in falsopiano dove è ormai ben visibile la cima e la sua anticima. Proprio in corrispondenza dell’anticima è possibile scorgere, a seconda dell’innevamento, un piccolo rudere di un vecchio alpeggio. Si punta quindi verso questo piccolo rudere portandosi sotto la cima ripida e rocciosa, siamo ai piedi della breve ma ripida cresta sud-est della montagna. In questo tratto a seconda dell’innevamento è consigliabile procedere con i ramponi ai piedi. Si risale la larga, ma ripida cresta, dove nel primo tratto non presenta difficoltà particolari, mentre avvicinandosi di più alla sommità si è costretti a superare delle facili roccette, che in condizioni invernali possono essere insidiose. Superate le roccette si giunge in vetta dove è riposta una piccola croce in legno. Per la discesa si segue lo stesso itinerario di salita. |
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