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Cresta integrale di Piancaformia - Ascensione invernale

Grignone e Rifugio Brioschi

Salita del 05/02/2011

   

 

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La salita al Grignone (grigna settentrionale) per la cresta di Piancaformia è una stupenda ascensione da fare nel periodo invernale. La Piancaformia è la lunga cresta nord-ovest che per buona parte dell'inverno rimane nevosa, il dislivello della sola cresta è di 600 metri, mentre il dislivello totale è di 1100 in quanto si parte dal Cainallo. Le difficoltà di questa cresta sono variabili a seconda della neve e delle condizioni: la prima parte è di norma facile ma sempre con una modesta esposizione e qualche piccolo sali scendi in cresta, mentre la seconda ed ultima parte diventa rocciosa con alcuni brevi passaggi di misto e cresta molto affilata in alcuni punti. Nel complesso comunque, se la neve è ben assestata e compatta, la salita è facile e divertente.

Durante la salita il panorama è sempre ampio e l'ambiente delle Grigne, anche se trattasi di prealpi, è davvero eccezzionale. Personalmente ritengo questo piccolo angolo alpino un vero paradiso per escursionisti ed alpinisti.

La discesa può avvenire dalla cresta, se non è troppo affollata, ma è preferibile scendere dalla normale da nord che passa in mezzo a delle fantastiche forre (di norma ben visibili) e dal Rifugio Bogani.

Sia la cresta che la normale da nord devono essere percorse solo con neve assolutamente stabile e assestata. La discesa dalla normale effettua dei lunghi traversi alla base di pendii discretamente ripidi, pertanto è importantissimo consultare il bollettino valanghe e valutare sul posto la stabilità del manto nevoso.

 
   

 

  Percorrendo la Cresta di Piancaformia Il Rifugio Brioschi sulla vetta del Grignone
     
 

SCHEDA ESCURSIONISTICA

 
     
LOCALITA': Esino Lario (LC)  
PARTENZA: Parcheggio impianti Rifugio Cainallo  
ARRIVO: Grignone (Grigna Settentrionale) e Rifugio Brioschi  
QUOTA PARTENZA: 1250 m s.l.m.  
QUOTA ARRIVO: 2410 m s.l.m.  
DISLIVELLI: 1160 m  
TEMPO DI PERCORRENZA: 4 h 30 - 5 h a seconda dell'innevamento  
DIFFICOLTA': F+ / PD a seconda dell'innevamento  
ATTREZZATURA: Abbigliamento e calzature da alpinismo, Corda, cordini, Picozza, Ramponi, Arva, Pala e sonda  
TIPO DI PERCORSO: Parte iniziale su facile sentiero innevato (normalmente scarsa) fino alla chiesetta degli alpini. Inizio cresta EE e poi alpinistico su neve con pendenze tra i 35° e i 40°, tratti di misto fino al III° o brevi pendii a 50°  
DESCRIZIONE:

Si raggiunge da Esino Lario la località Cainallo e arrivati davanti al Rifugio si prosegue per circa una cinquantina di metri più sopra parcheggiando al modesto spiazzo vicino ai vecchi impianti di risalita.

Ci si incammina in direzione sud seguendo la carrozzabile che porta al Vò di Moncodeno. Dal Vò di Moncodeno sono presenti le indicazioni escursionistiche per la Cresta di Piancaformia e seguendole si percorre il bel sentiero nel bosco che effettua un lungo traverso in semicerchio nel bosco, dove alla nostra sinistra scende ripida la Valle dei Molini. Arrivati alla bocchetta di Prada si trovano altre indicazioni e seguendo sempre per la Cresta di Piancaformia si giunge alla bella chiesetta degli Alpini.

Qui ha inizio la lunga cresta, dove in principio è ancora nel bosco è di facile percorrenza. Lungo il cammino sotto di noi a destra si vede la Porta di Prada, la bellissima roccia affiorante con al centro un grosso buco. Segue un tratto decisamente ripidido in traverso e un successivo breve pendio ripido che porta in un piccolo spiazzo panoramico. Si attraversa un tratto in falsopiano nel bosco e si riprende a salire con decisione

Giunti a quota 2063 si giunge alla cimetta di Piancaformia da dove è ben visibile il restante percorso. Inizia ora la vera calvacata di cresta dove seguono piccoli sali scendi, alcuni esposti. Di norma ci si tiene il più possibile sul filo di cresta, ma in alcuni punti è possibile fare dei brevi traversi che evitano le difficoltà rocciose. Il mio consiglio, se le condizioni sono buone, è di percorrere sempre il filo di cresta.

Percorrendo la cresta si giunge ad un primo salto roccioso, dove è possibile scegliere se evitarlo passando a sinistra o salirlo direttamente con facili passaggi di II° su misto se con scarso innevamento. Consiglio di salirlo direttamente, (passando su lato destro, molto esposto ma breve) in quanto è un breve passaggio e si ritorna di nuovo sul filo di cresta.

Oltre questo passaggio la cresta diventa più pianeggiante e meno esposta e la si percorre fino a giungere alla Bocchetta del Guzzi, dove è possibile abbandonare la cresta e ricongiungersi con un traverso su pendio ripido alla normale dal Bogani.

Seguendo il filo di cresta invece occorre risalirla diretta che, con un buon innevamento sono tutti passaggi nevosi con pendenze intorno ai 50° che portano ad una serie di gugliette con tratti esposti e molto stretti. Il primo torrioncino è il primo passaggio chiave, un tratto di III° che con neve non da grossi problemi in quanto si risale senza grosse difficoltà e si giunge di nuovo sul filo di cresta.

seguono brevi passaggi espsoti sul filo di cresta, fino a giungere al secondo passaggio chiave della via, un breve tratto (circa 5 metri) affilatissimo e molto esposto, che a detta di alcuni si passa a cavalcioni... forse con la neve ben pestata diventa più dolce... In ogni caso occorre molta attenzione e passo sicuro e si supera senza difficolta.

Lasciato alle spalle questo tratto, la cresta torna ad essere più facile e mano a mano che si sale diminuisce l'esposizione fino a giungere alla cappelletta del Rifugio Brioschi e da li facilmente in cima.

 

 

DISCESA:

Dalla Cappelletta del Rifugio, si scende lungo l'ampio canale nord (di norma ben battuto) con una moderata pendenza iniziale a circa 35° per poi nella parte bassa dove si apre, diventare molto meno ripida. Giunti alla base del canale si piega a sinistra (direzione nord-ovest) effettuando il lungo traverso parallelo alla cresta di Piancaformia. Fare attenzione in questo tratto in quanto sono presenti diverse forre. Si percorre dunque il traverso fino a giungere nelle vicinanze della Bocchetta del Guzzi (ben visibile a circa 100 metri più a sinistra). Da qui si prosegue in direzione nord fino a giungere al Rifugio Bogani. Da qui sono ben presenti le indicazioni per il Cainallo e le si seguono passando dapprima all'Alpe di Moncodeno e poi giungendo alla Bocchetta di Prada dove si incrocia il percorso di andata.

 
La partenza dal Cainallo
La chiesetta degli Alpini nei pressi della Bocchetta di Prada
Si inizia a salire con decisione, sotto di noi si intravede la famosa porta di Prada
Inizia a delinearsi la cresta che presto diventerà affilata e molto sinuosa
Inizia la cresta dove si incontrano le prime esposizioni. Le difficoltà sono ancora contenute
Un tratto quasi verticale di cresta.
Il proseguimento della cresta, oltre la punta iniziano le difficoltà maggiori e l'esposizione è più marcata
Un tratto decisamente aereo

La parte terminale della cresta dove le difficoltà diminuiscono, ancora qualche breve tratto esposto e poi cima

La discesa dall'ampio canale sotto la cima del Grignone La Cresta di Piancaformia vista dal lungo traverso della normale Un tratto nel bosco nei pressi del Rifugio Bogani

 

Un elegante tratto della cresta

 

Proseguendo lungo la cresta i tratti lasciati alle nostre spalle risultano molto estetici.

 

La cresta vista integralmente nei pressi della cima

 

La vista stupenda dalla cima del Grignone verso le Orobie

 

A fine giornata il tramonto stupendo dal passo del Cainallo