Grignone e Rifugio Brioschi - Via Invernale da Balisio Escursione del 31/12/2008 - Con pernotto per il capodanno! |
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Il Grignone o Grigna Settentrionale è la cima più alta del gruppo delle Grigne. Questa stupenda cima vista dalla pianura padana ha una forma quasi piramidale e nelle giornate limpide è una delle cime che balza di più all'occhio. La salita al Grignone in estate è una normale escursione con un consistente dislivello mentre in inverno con la neve, spesso ghiacciata, diventa una facile ascensione alpinistica. Le vie di salita a questa cima sono diverse e con difficoltà che vanno dal facile al difficile. La salita da Colle di Balisio è quella più facile e frequentata ma è anche quella con più dislivello. Sulla cima del Grignone si trova anche il famoso Rifugio Brioschi aperto tutto l'anno che offre ospitalità a chi desidera godere del superbo panorama al tramonto e all'alba. Difatti grazie alla posizione isolata di questa montagna, è possibile vedere gran parte delle cime più importante delle alpi centrali e occidentali oltre che ad una visione "aerea" della Pianura Padana, che di notte si trasforma in un cielo stellato in terra!! L'ascensione in invernale è dunque consigliata a chiunque vuole provare a fare una facile ascensione alpinistica, da affrontare quindi con piede sicuro, assenza di vertigini e attrezzatura adeguata. |
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SCHEDA ESCURSIONISTICA |
LOCALITA': | Colle Balisio (LC) | |
PARTENZA: | Chiesetta del Sacro Cuore - Via Grassi Lunghi | |
ARRIVO: | Grignone (Grigna Settentrionale) | |
QUOTA PARTENZA: | 840 m s.l.m. | |
QUOTA ARRIVO: | 2409 m s.l.m. | |
DISLIVELLI: | 1569 m | |
TEMPO DI PERCORRENZA: | 4 h 30 - 5 h a seconda dell'innevamento | |
DIFFICOLTA': | Fino al Rifugio Pialleral E oltre F+ | |
ATTREZZATURA: | Abbigliamento e calzature da alpinismo, Picozza, Ramponi, Arva, Pala e sonda | |
TIPO DI PERCORSO: | Parte iniziale su facile sentiero innevato (normalmente scarsa) dal Rifugio Pialeral inizia il tratto inizialmente per EE e poi alpinistico su neve con pendenze tra i 35° e i 45° | |
DESCRIZIONE: |
Per raggiungere l'attacco del sentiero è necessario imboccare la statale della Valsassina e giunti alla prima rotonda che si trova all'uscita della lunga galleria, si svolta a destra seguendo le indicazioni per Pasturo. Quando si giunge alla località Colle di Balisio, si incrocia sulla sinistra un benzinaio Tamoil, qui si svolta alla prima stradina che troviamo alla sinistra (Via ai Grassi Lunghi). All'inizio della via si trovano anche i cartelli che indicano il Rifugio Piallelar. A seconda della neve e dell'affollamento è possibile proseguire lungo la stradina fino alla chiesetta del Sacro Cuore, dove è possibile parcheggiare. Lasciata l'auto nello slargo della strada carrozzabile, si imbocca l'evidente e larga mulattiera a sinistra. Qui sono presenti gli evidenti cartelli che indicano il Rifugio Pialleral. Si segue la mulattiera che passa vicino ad alcune baite e casolari con una leggera pendenza, fino a quando si restringe e si trasforma in sentiero una volta raggiunto il bosco di faggi. Le indicazioni sono sempre presenti è il sentiero è sufficientemente largo. Con diversi zig zag nel bosco si procede in direzione nord fino a giungere alle prime baite e proseguendo poi sulla carrozzabile che proviene da Pasturo si arriva al Rifugio Pialleral. Dopo una breve sosta, che consiglio, si prosegue lungo l'evidente traccia sulla neve uscendo dal piccolo abitato in direzione nord-ovest. Qui la neve inizia ad essere normalmente più dura e mano a mano che si sale la pendenza tende sempre ad aumentare. Di norma la traccia di salita è sempre ben evidente, vista la notorietà di questa ascensione, ma nel caso sia assente è sufficiente puntare in direzione della piccola baita posta all'inizio del pendio finale che porta in cresta. Raggiunta la baita del pastore o Baita San Luca inizia la parte più dura e difficile del percorso. Il ripido (tra i 35° e i 45°) e lungo pendio che porta in cresta superando un dislivello di circa 450 metri. Qui è fortemente consigliato l'uso dei ramponi utili sopratutto in discesa, in quanto spesso si trovano dei tratti ghiacciati. Mantenendo sempre la stessa direzione (nord-ovest) si giunge faticosamente in cresta. Una volta giunti in cresta è necessario prestare molta attenzione in quanto verso destra (nord-ovest) si trovano forti strapiombi e di conseguenza moltissime cornici di neve pericolose, mentre verso sinistra i ripidi pendii di sud-est del grignone. Si percorre quindi la cresta in direzione sud-ovest puntando verso la cima. Il primo tratto è abbastanza ampio, mentre salendo verso gli ultimi 100 metri si incontrano punti molto stretti e spesso resi difficoltosi dalle rocce affioranti. Nell'ultimo e più esposto tratto si trovano i picchetti con una corda metallica che indica il percorso in caso di abbondante neve. Attenzione a non usare la corda come sicurezza in quanto non regge il peso e lo strappo di una persona. Percorsi gli 800 metri circa di cresta si giunge in cima al Grignone in corrispondenza della croce di vetta e poco più sotto si trova il Rifugio Brioschi. |
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FOTO VARIE: | ||
Il Rifugio Brioschi al mattino del 1° Gennaio 2009 | Sempre al mattino del primo dell'anno 2009, la chiesetta del rifugio e sullo sfondo i 4000 Italiani e Svizzeri | La aerea cresta del Grignone con il bellissimo panorama sulle Alpi Lombarde |
La Grignetta vista dalla cima del Grignone al mattino del 1° Gennaio 2009, sullo sfondo la pianura padana sommersa dalle nuvole | Il Monte Rosa e i 4000 Italiani e Svizzeri dalla cima. In basso Lecco e il lago | Scendendo dal ripido pendio sembra di tuffarsi nel mare di nubi sottostanti |
La Grignetta vista dal pendio del Grignone | Verso la bella conca del Rifugio Pialleral e più sotto nelle nuvole la Valsassina | In discesa dal ripido pendio del Grignone |